Oggi la Repubblica porta Rafa Benitez in prima pagina. Un’intervistona di Gianni Mura apre l’inserto sportivo. Rafa non parla del campionato, della prossima partita o della precedente, come scrive lo stesso Mura, Rafa sorvola, qua e là si sofferma ma nemmeno più di tanto. In fin dei conti, non si concede. Qualcosa, però regala all’intervistatore. In qualche modo – a modo suo – si affranca dal sacchismo e sul passaggio forse più interessante dell’intervista si converte al trapattonismo.
«Sémm pagà per cuntav su di ball». Ricorda Mura che così, ai tempi della Juventus, gli disse il Trap: noi allenatori siamo pagati per raccontare frottole a voi giornalisti. E lui, Rafa, risponde: «Certe verità non conviene dirle in pubblico. Lo so anch’io se un mio giocatore ha giocato male, ma non lo ammetterò mai in tv o sui giornali. Lo brucerei. E invece mi serve». Insomma, se noi giornalisti capissimo, dovremmo cambiare abitudini e comprendere l’inutilità di tutte quelle domande nel post partita, o anche nel pre. Ma tanto non succederà.
L’intervista completa la trovate qui.