Insigne e Armero brillano con le Nazionali

Sosta per modo di dire. Undici azzurri in giro per il mondo impegnati con le nazionali. Magnifica prestazione di Maggio nella difesa a quattro dell’Italia contro il Brasile (rintuzzato il terribile Hulk). Panchine per De Sanctis (Italia-Brasile) e Campagnaro (Argentina-Venezuela 3-0). Prodigioso Armero in Colombia-Bolivia 5-0, un assist e un gol entrando negli ultimi dieci […]

Sosta per modo di dire. Undici azzurri in giro per il mondo impegnati con le nazionali. Magnifica prestazione di Maggio nella difesa a quattro dell’Italia contro il Brasile (rintuzzato il terribile Hulk). Panchine per De Sanctis (Italia-Brasile) e Campagnaro (Argentina-Venezuela 3-0). Prodigioso Armero in Colombia-Bolivia 5-0, un assist e un gol entrando negli ultimi dieci minuti (Zuniga 90 minuti pieni). Hanno fatto cilecca Inler e Behrami (Svizzera-Cipro 0-0), Hamsik (Slovacchia-Lituania 1-1), peggio Pandev (Macedonia-Belgio 0-2).
Nell’Under 21, Lorenzo Insigne ha segnato di testa (è la seconda volta) contro la Russia in amichevole (2-0). Cavani ha giocato solo il secondo tempo in Uruguay-Paraguay 1-1. Lorenzinho fa faville nella Under che è una squadra di ragazzi che giocano l’uno per l’altro e l’ex tandem pescarese con Immobile funziona sempre. Difficoltà per Cavani in nazionale, Tabarez vede soprattutto Suarez e Forlan (34 anni), e la squadra non gioca per il Matador come succede nel Napoli.
Partite internazionali anche questa settimana. Mazzarri allena il resto delle squadra, forse insistendo sulla fase difensiva (protagonisti al completo, tranne Campagnaro). De Laurentiis ha “smontato” la partitissima di metà aprile a San Siro col Milan: non sarebbe decisiva per il secondo posto. Evidentemente, il presidente ha già in tasca i punti necessari contro Torino (sabato a Torino) e Genoa al San Paolo per tenere a distanza il Milan prima della sfida diretta. Poiché sembra avere promesso un premio-Champions, è ancora più sicuro del fatto suo. Ma a Torino non sarà una passeggiata contro il modulo “brasiliano” di Ventura (4-2-4) e la grinta del Toro con Cerci caricatissimo dal debutto in nazionale. In casa la squadra granata ha raccolto 22 punti su 42. E’ tosta, ma non imbattibile. All’andata, giocò agli azzurri lo scherzo del pareggio al 92’ dopo il gol di Cavani. Il Napoli era reduce da cinque vittorie consecutive al San Paolo.
Nel sabato di Pasqua, il Milan giocherà a Verona contro il Chievo (18,30 e il Napoli alle 21). A occhio, le difficoltà esterne di azzurri e rossoneri sono pari, ma il Milan corre sullo slancio di undici risultati utili consecutivi (otto vittorie) e Balotelli segna da … fermo! La cresta di Shaaray contro quella di Hamsik. Staremo a vedere.
Il Napoli sembra avere riacquistato salute e brillantezza dopo la diaspora di punti in cinque partite (11 punti persi). Potrebbe contare su un Maggio rigenerato in nazionale e su Armero che ha fatto faville in Colombia. Cavani si è sbloccato (e lasciamo perdere i gossip). Hamsik sa essere il condottiero della squadra. Poiché i pareggi non contano più tanto, si andrà a Torino per il bottino pieno. La squadra granata è franata sul suo campo contro Milan (2-4) e Parma (1-3), è stata battuta da Inter (0-2) e Cagliari (0-1), ha pareggiato con Sampdoria, Udinese, Palermo, Fiorentina. E’ una formazione capace di prodezze e di … mancamenti. Otto gol per Bianchi e 5 per Cerci, la coppia d’assalto.
Il Napoli dovrà giocare da grande squadra per averne ragione. Vietato distrarsi in difesa come è accaduto ancora contro l’Atalanta. Probabile un assetto difensivo a quattro visto il modulo del Torino. La capacità offensiva degli azzurri (50 gol) dovrebbe fare la differenza (34 reti per i granata). Ma sarà una battaglia tattica tutta da interpretare sul campo. Intanto, si giocherà dopo il Milan. Un bene? Un male? La discussione sempre aperta.
Forse ci stiamo avvicinando a una nuova intesa con Mazzarri (“E’ unico” ha appena detto De Laurentiis) e Cavani resta. Sono i capisaldi della prossima stagione, mentre c’è tutta una sventagliata di nomi per il potenziamento della squadra. Il bilancio lo permette e gli euro che arriveranno dalla Champions autorizzano a spendere. L’impressione è che i nomi li facciano più i giornali e le tv che non la società azzurra. E, allora, lasciamo perdere il futuro. Il presente preme con la difesa assoluta del secondo posto.
MIMMO CARRATELLI

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