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De Rossi e Balotelli acciuffano il Brasile

Prestigioso pareggio della nazionale di Prandelli nell’amichevole di Ginevra contro il Brasile (2-2) rimontando due gol nella ripresa. L’Italia avrebbe meritato di più. Schiacciata dai due gol di Fred e Oscar nel primo tempo, pur andando maggiormente alla conclusione (quattro salvataggi di Julio Cesar) contro appena un tiro e i due gol dei brasiliani, la nazionale azzurra ha preso il sopravvento nel secondo tempo quando Prandelli è passato dal 4-3-1-2 al 4-3-3 con l’inserimento di Cerci e Shaarawy sulle ali, con Balotelli al centro.
Sulla panchina verdeoro Felipe Scolari che vinse il Mondiale 2002, l’ultimo dei cinque campionati vinti dal Brasile. Formazione con giocatori di dieci società diverse. In panchina Thiago Silva per problemi muscolari, in campo David Luiz, il disastroso difensore del Chelsea. Una punta (Fred), alle spalle Neymar (spesso su Pirlo), Oscar e il potente Hulk dello Zenit di Spalletti. Davanti alla difesa Hernanes e Fernando, pronti però a costruire. Si sganciavano i difensori esterni Dani Alves e Felipe Luis. In mezzo al campo, proiettandosi in attacco, giravano in continuazione Neymar, Oscar e Hulk.
L’Italia con la difesa a quattro teneva Montolivo sulla linea degli altri due mediani (De Rossi, Pirlo) e Giaccherini a sostegno delle due punte. In campo cinque juventini (Buffon, Barzagli, Bonucci, Pirlo, Giaccherini). Non c’è Shaarawy nel primo tempo. Le due punte sono Osvaldo, deludente, e Balotelli (scarsa intesa fra i due). Continuiamo a non battere il Brasile da 31 anni (Mondiale 1982 in Spagna). Ma stavolta per determinazione, coraggio e la splendida ripresa l’occasione è sfuggita di poco.
Tra gli azzurri magnifica partita di Maggio e De Sciglio, gli esterni della difesa a quattro. Maggio è stato protagonista di notevoli interventi difensivi, bloccando sei volte Hulk, recuperando palloni a centrocampo, innestando due azioni offensive. In una, sul lancio di Pirlo, veniva chiuso nell’area piccola brasiliana da Julio Cesar e da Dante. Nell’altra, scodellava un cross che Osvaldo non sfruttava. Incoraggiante anche il debutto di Cerci. Balotelli meglio nella ripresa, al centro dell’attacco, sino a infilare Julio Cesar con un tiro da biliardo da fuori area. Era il pareggio strameritato dall’Italia.
Il Brasile ha complessivamente deluso. Se l’è cavata nel primo tempo, è stato triturato dagli azzurri nella ripresa. Azzurri beffati nei primi 45 minuti nonostante il maggior numero di conclusioni (quattro nello specchio, tre fuori). Julio Cesar, che gioca a Londra nel Queens Park Rangers, annullava i tiri di Giaccherini (2’) e Balotelli (6’ e 13’). Il Brasile prendeva campo a metà del primo tempo. Ma erano due errori della difesa italiana a spianargli la via del gol.
Su cross da sinistra, Fred (lasciato solo nell’area piccola) batteva Buffon (33’). In finale di tempo, sulla fascia destra, Neymar scattava in contropiede vincendo un contrasto su De Sciglio a centrocampo, fascia sinistra azzurra scoperta, e Oscar andava alla conclusione (42’).
Sembrava ancora una maledetta amichevole, ma nella ripresa l’Italia conquistava campo, aggressività e coraggio cancellando il Brasile. Ora copriva in ampiezza il fronte d’attacco con Cerci e El Shaarawy sugli esterni (Osvaldo e Balotelli, nel primo tempo, avevano combinato poco, accentrandosi). Più tardi, per sostenere il centrocampo, Prandelli lo rafforzava con Poli al posto di Giaccherini (67’).
L’iniziativa era costantemente nei piedi degli azzurri. Su corner e un intervento a vuoto di Dani Alves era De Rossi a toccare in mischia battendo Julio Cesar (54’). Tre minuti dopo il pareggio. Da fuori area Balotelli inventava uno dei suoi tiri a giro che si insaccava sotto la traversa (57’). Si disuniva il Brasile, cresceva di intensità l’Italia che giocava costantemente nella metà campo avversaria.
Se c’erano stati appena tre tiri del Brasile nel primo tempo verso la porta di Buffon, non ce n’era nessuno nella ripresa (solo conclusioni fuori bersaglio). L’Italia, invece, minacciava più volte la porta di Julio Cesar con due conclusioni di Balotelli, una di Bonucci, una di Cerci. La prima di Balotelli, sventata da Julio Cesar, e il colpo di testa di Bonucci di pochissimo a lato erano le due palle-gol che avrebbero potuto dare la vittoria agli azzurri. L’avrebbero meritata.
Nella ripresa, il Brasile ha attaccato disordinatamente, sempre rintuzzato e costretto a difendere. Nella girandola dei campi, c’era Kakà per Oscar, il gioiellino del Chelsea (61’). De Rossi doveva uscire per infortunio (80’ Diamanti). Nel secondo tempo, oltre a Cerci, El Shaarawy, Poli e Diamanti, c’era spazio per Antonelli (74’ per De Sciglio) e Gilardino (83’ per Balotelli che usciva tra gli applausi anche dei tifosi brasiliani).
Un minuto di silenzio e il lutto al braccio degli azzurri per la scomparsa di Pietro Mennea, uno dei protagonisti più fulgidi dell’atletica italiana.
Mimmo Carratelli

ITALIA (4-3-1-2): Buffon; Maggio, Barzagli, Bonucci, De Sciglio (74’ Antonelli); De Rossi (80’ Diamanti), Pirlo (46’ Cerci), Montolivo; Giaccherini (67’ Poli); Osvaldo (46’ El Shaarawy), Balotelli (83’ Gilardino).
BRASILE (4-2-3-1): Julio Cesar; Dani Alves, David Luiz, Dante, Felipe Luis (78’ Marcelo); Fernando, Hernanes (90’ Luis Gustavo); Neymar, Oscar (61’ Kakà), Hulk (85’ Jean); Fred (69’ Diego Costa).
ARBITRO: Studer (Svizzera)
RETI: 33’ Fred, 42’ Oscar, 54’ De Rossi, 57’ Balotelli.

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