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Inler: “Ci siamo ricaricati, pronti ad un grande finale”

Gokhan Inler parla della nuova applicazione del Napoli: “Io sono un utente, per me è una bella interfaccia con i nostri tifosi. La userò sicuramente”. Si parla di campionato: “Abbiamo ancora tante partite e ci dobbiamo credere”. Lo svizzero risponde sulle tante critiche che ha ricevuto il Napoli in questo periodo: “Sicuramente stiamo lavorando per tornare al top, abbiamo avuto un momento difficile, sicuramente potevamo fare meglio. Questa settimana ci è servita molto, abbiamo lavorato insieme, abbiamo parlato tanto per chiudere al meglio il campionato. Il Napoli può ancora dire la sua. Ci siamo fermati purtroppo per la tragedia che ha colpito Piermario, lo conoscevo. Questa pausa ci ha consentito di riflettere e confrontarci, sicuramente sabato chi scenderà in campo dovrà dare il massimo. Abbiamo sfide importanti da fare, vogliamo fare bene. Non dobbiamo pensare troppo a quello che è successo sabato, i dottori devono fare i controlli bene, noi giocatori ci concentriamo soltanto su essere protagonisti in campo. Il mio bilancio? Per me è positivo, ho tanti ricordi. E’ stato il primo anno qui, ho scelto questa strada, sono veramente contento di quello che abbiamo fatto. Abbiamo fatto belle figure in Champions League. Per un calciatore questo è il massimo, ma dobbiamo chiudere il cerchio nelle prossime sette partite. La stanchezza? Noi dobbiamo fare il massimo tutti insieme, pensiamo soltanto a noi e lavoriamo bene. Alla Coppa Italia ci penseremo dopo. Il mio obiettivo? Cerchiamo di disputare ogni gara come una finale. Dobbiamo sempre crescere. Vincerle tutte? Noi pensiamo solo al Novara, poi vedremo. Il post Chelsea? Abbiamo sfiorato l’obiettivo dei quarti, avevamo tutto in mano, loro avevano più esperienza e hanno passato il turno. Noi avevamo la pressione addosso, potevamo fare una grande partita ma non ci siamo riusciti. La Champions era il nostro sogno ed uscire non è stato positivo. Ora dobbiamo rialzarci. Voglio cancellare la delusione dell’Atalanta e ripartire. Il pubblico? Ci serve l’appoggio dei tifosi, senza di loro non andiamo da nessuna parte. Sono fondamentali, sapevamo che queste settimane erano difficili. Serve unità per ripartire”.

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