Le quattro giornate del Napoli cominciano domani al San Paolo: duello al vertice contro la Lazio. Ma quella di martedì sera, con il Manchester City, sarà molto più di una replica. “In campionato è un momento importante, in Champions League è quello decisivo”, getta la maschera Marek Hamsik, che ha già la cresta alta per la resa dei conti in Europa. “Per i nostri tifosi sarà la partita dell’anno”. Per la squadra niente gerarchie, invece. “Non giochiamo da un po’, tra il rinvio della gara con la Juventus e la sosta: ci stiamo preparando per essere al massimo della forma su entrambi i fronti”.
Priorità al campionato, allora: la Lazio arriva prima del Manchester City ed è più di un antipasto, vero Hamsik?
“La Lazio ha il miglior rendimento del campionato in trasferta. E si presenta al San Paolo da prima in classifica. Sarà una partita emozionante, come con loro succede ogni volta. Ricordo ancora quel 4-3 dell’anno scorso”.
Reja sa tutto del Napoli: è un pericolo in più?
“Il nostro ex allenatore ci conosce alla perfezione: è vero. Ma non penso che sarà uno svantaggio particolare. Tutti gli allenatori studiano il gioco del Napoli”.
Anche della Lazio si sa tutto: chi teme di più tra gli avversari?
“Sono tanti i giocatori di valore che toglierei alla Lazio. Se Klose non ci sarà, come pare, allora faccio il nome di Hernanes. Dovremo tenerlo d’occhio molto da vicino, per fermarlo”.
Con il San Paolo pieno potrebbe essere più facile, giusto?
“Giocare queste due partite al San Paolo sarà certamente un vantaggio. Con i nostri tifosi ho un bellissimo rapporto. Sono qui da cinque stagioni e ormai mi sento un po’ napoletano, soprattutto a tavola. Napoli è la mia seconda casa: non ero mai stato per tanti anni nello stesso club”.
E non finisce qui: De Laurentiis sta per proporle il rinnovo del contratto, conferma?
“Con De Laurentiis funziona tutto bene: mi è sempre venuto incontro e l’ho trovato disponibile, quando ce n’è stato bisogno. È vero che ci dobbiamo incontrare in tempi stretti per rinnovare il contratto. Il giorno non lo dico, ma prima di Natale succederà”.
Hamsik sarà azzurro fino al 2016: perché ha deciso di scommettere sul Napoli?
“Perché il bello deve ancora venire, ne sono sicuro. Non credo che il ciclo di questo Napoli sia già al culmine. De Laurentiis sta costruendo un club e una squadra sempre più grandi”.
Si può dire che con il Manchester City sarà un esame di maturità?
“Di più: quella contro il Manchester è una sfida a cui l’intera città di Napoli tiene in maniera particolare. Ci sono delle aspettative enormi: è normale che per i tifosi sia la partita dell’anno e può diventarlo anche per noi calciatori. La metto tra le cinque più prestigiose della mia carriera, sugli stessi livelli di quelle che ho giocato ai Mondiali”.
Ci vorrebbe il miglior Hamsik: allora. Si sente pronto?
“La sosta mi ha fatto bene, dopo un periodo in cui avevo giocato tantissimo. Adesso ho avuto due settimane intere per allenarmi, senza viaggi”.
Il gol le manca da un po’…
“Non mi piace essere giudicato solo per i gol: anche se li ho sempre segnati e trovo normale che la gente se ne aspetti altri, da me. Sono tranquillo: arriveranno presto”.
Si dice: Hamsik è un atipico. Lei come si descrive?
“Sono un centrocampista offensivo, non di rottura. Ma sto lavorando per diventare più completo: mi piace anche giocare il pallone a metà campo, non solo fare dei gol”.
La Champions è un bel banco di prova: per lei e per tutto il Napoli.
“In Champions stiamo facendo il massimo e abbiamo giocato alla pari con tutti gli avversari. L’unico rimpianto è per l’inizio della gara contro il Bayern, in cui il Napoli ha subito un po’ troppo. Ma all’Allianz Arena non è capitato solamente a noi…”.
Quanto manca al Napoli per avvicinare le big?
“Per essere all’altezza delle migliori ci occorre un po’ di esperienza, ma giocare in Champions aiuterà il Napoli a crescere in fretta. Non capita a tutti di ascoltare quella musichetta: a me fa sempre un’emozione fortissima”.
La Lazio ha la stessa maglia del Manchester: per batterla ci vorrà il Napoli formato Champions, allora?
“In campionato forse potevamo fare qualcosa in più e avere una posizione ancora migliore. Ma la classifica è molto corta, per la lotta al vertice il discorso è aperto. E allora dobbiamo essere soddisfatti. Il Napoli c’è: su tutti i fronti”.
(Repubblica)