Che Edinson Cavani non stia attraversando il suo miglior momento da quando è a Napoli lo dicono i numeri, ma lo conferma pure lui. «Se gli impegni con la Nazionale mi pesano? Magari un po’ sì — ha ammesso al termine del match con il Bayern Monaco —, perché anche se pensi di stare al cento per cento, poi in campo ti rendi conto che ogni tanto hai bisogno di riposo». Mazzarri potrebbe concederglielo domenica a Cagliari, dove anche lo scorso anno inizialmente restò a guardare per subentrare a Sosa nella ripresa e fornire a Lavezzi l’assist per il contropiede vincente.
Astinenza – In questo periodo, nella passata stagione Cavani aveva già segnato nove reti (6 in campionato e tre in Europa League), adesso invece è fermo a cinque, una cifra comunque ragguardevole. Tuttavia, è andato in gol soltanto in tre circostanze, contro Manchester, Milan e Villarreal (in quest’ultima circostanza su rigore) e dunque non segna su azione da un mesetto. Negli ultimi dodici giorni ha giocato quattro gare: due con il Napoli ed altrettante, in precedenza, con la sua nazionale. Proprio gli impegni con l’Uruguay lo hanno restituito a Mazzarri in condizioni precarie: «Durante i viaggi per rispondere alle convocazioni si dorme poco e male», ha ammesso il Matador. Per questo motivo, nel dopo partita con i tedeschi, il presidente Aurelio De Laurentiis ha tuonato contro la Fifa: «È una assurdità che Cavani sia dovuto andare semi-infortunato in Sudamerica per disputare due gare sbiadite e tornare fuori forma». In organico c’è un solo centravanti di ruolo, vale a dire Cristiano Lucarelli. Tuttavia, il livornese sin qui in stagione ha giocato solo uno spezzone di partita contro il Parma e dunque, qualora al Sant’Elia Cavani dovesse partire dalla panchina, il ballottaggio sarebbe tra Mascara e Santana, con Dzemaili eventuale terzo incomodo. In tutti e tre i casi, comunque, Lavezzi agirebbe da prima punta.
Chance – Mascara è considerato al momento una sorta di «dodicesimo uomo»: è subentrato a Pandev a Milano e ad Aronica con il Parma dimostrando di poter cambiare marcia a gara in corso. Santana, invece, è stato già impiegato due volte da titolare, con scarsi risultati, a Cesena e col Chievo. Mazzarri, però, potrebbe dargli una terza possibilità e averlo mandato in campo nel finale con il Bayern Monaco è un’ulteriore dimostrazione di fiducia da parte del tecnico. Entrambi, comunque, hanno come prerogativa quella di essere buoni contropiedisti, una dote che a Cagliari potrebbe tornare molto utile.
Jolly – Diverso, invece, il discorso di Dzemaili, che predilige giocare da mediano e potrebbe sostituire sabato uno tra Inler e Gargano. Tuttavia, Mazzarri lo ha già utilizzato come jolly sulla trequarti, come accaduto in passato con Zuniga, ottenendo da Blerim risposte altamente positive. Sarebbe l’uomo ideale per impedire a Conti di far gioco ed innescare poi la velocità del Pocho. Aspettando il miglior Cavani, le alternative non mancano.
Gianluca Monti (tratto da La Gazzetta dello sport)