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15000 anime a Bologna, siamo la città che sogna

Domenica mattina, presto all’erta,
devo partire, ché torno in trasferta,
15.000 anime a Bologna,
rappresentiamo la Città che sogna.
Con Marco arriviamo alla stazione
e lì troviamo grande confusione.
Controlli, documenti, ed i biglietti:
i passeggeri restano interdetti.
Ma se c’é libertà di circolare,
questi controlli che li fanno a fare ?
I poliziotti si danno una mossa,
parte in perfetto orario, il freccia rossa.
Roma, sale la miss della Corrida,
e spero che mio figlio non le rida
in faccia, sentendo il suo racconto,
in ogni modo, io mi tengo pronto.
Legge il suo libro, serio, un sacerdote,
noto un certo rossore sulle gote.
Il cielo è bianco, tutta nebbia intorno,
ma non doveva essere un bel giorno ?
E come usciamo da una galleria
ritorna, all’improvviso, l’allegria:
il cielo azzurro, un sole caldo e pieno,
vai, freccia azzurra, corri senza freno !
Eccoci alla stazione di Bologna,
trovare un taxi, adesso, è un po’ una rogna.
Dobbiamo andare a casa di Francesco
e senza lo stradario non riesco
ad orientarmi, ma ce la facciamo,
becchiamo il taxi e così arriviamo.
Ci accoglie come fossimo fratelli
e ci presenta i suoi tre bimbi belli,
Francesco e Claudia, Angeli custodi,
per sempre a Voi rinnovo le mie lodi.
E Claudia, in onore dei terroni,
ha fatto la frittata e’ maccheroni !!
Siam sotto la collina di San Luca,
ci manca Trapani, che ha dato buca,
consegno allor la sciarpa Napolista,
la simpatia è nata a prima vista !!
E’ l’ora, e ci avviamo tutti insieme,
siam calmi in viso, il cuore già freme,
e quando il Dall’Ara, ecco, si staglia,
quel mal di pancia ancora ci attanaglia.
Ci salutiamo con i nostri Amici
ed entriamo allo stadio, assai felici.
La curva già ribolle di passione,
il cuore batte forte, che emozione !!
Quando gli Azzurri escono sul prato
si alza forte e possente un gran boato !!
Forza Ragazzi, che non siete soli,
Fràveca, Di Fenzo, Pedersoli,
e tutto il folto gruppo Napolista
stringe la sciarpa ora bene in vista,
che io tengo, anche per loro, tra le mani:
tifa, in tribuna, il Matador Cavani.
E’ il Napoli che fa la partita,
con calma, con . . . Pazienza infinita,
alla mezz’ora il lancio è per Maggio,
sul diretto avversario è in vantaggio,
il Pocho con il tacco ecco la tocca,
Viviano a mano aperta, non la blocca,
arriva con un gran destro Mascara . . . .
la palla in reteeeeee !! Esplode ora il Dall’Ara !!
Lo stadio che diventa tutto Azzurro,
si scioglie, il Bologna, come burro.
Pochi minuti e siamo all’intervallo,
vai Napoli, colpisci ancora, fallo !!
“Andiamo ! Andiamo ! Che sono in ginocchio !!”
allucca il Vate con il sangue all’occhio,
“Finiamoli, avanti col raddoppio !!”
insiste il Vate, come in preda all’oppio.
Un altro lancio, Hamsik e Lavezzi,
la difesa avversaria è ferma, a pezzi,
Marek dà la palla ad Ezechiele,
Pocho la sposta con un tocco lieve,
il portiere che gli frana addosso,
“non vorrei darlo, ma, però, non posso . . .”
Fischia e punta sul dischetto il dito,
vai Fanciullino, il tempo è finito !!
Si batte, ovviamente, il rigore,
il pubblico che aspetta con ardore . . .
il Fanciullino il portiere spiazza
ed il Dall’Ara nuovamente impazza !!!
Il Napoli controlla la ripresa,
ché la temperatura non è scesa,
quando ormai è quasi finita
eccolo, il coro della nostra vita !!!
Finisce con la magica sciarpata
questa nostra esaltante galoppata.
Col cuore in Paradiso, alla stazione,
all’improvviso, grande animazione:
sbuca dal sottopasso il Presidente
e viene circondato dalla gente.
Nel viaggio di ritorno c’é stanchezza,
ma prevale, su tutto, ancor l’ebbrezza
che abbiam provato in quest’avventura,
ed il futuro non ci fa paura.
Mancano solamente sei finali:
Forza Ragazzi, entrate negli annali !!!
E domenica sera, coi friulani,
ritorna in campo il Matador Cavani !!!

Bologna, Stadio Dall’Ara

10 aprile 2011               by Bruno

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