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Napoli trova Cavani, ma a centrocampo non va

Applausi a Cavani, ma anche dubbi che abbia bisogno di qualcuno lì vicino, soprattutto a centrocampo dove Blasi e Gargano sono apparsi in difetto rispetto a D’Agostino e Montolivo. Toni Iavarone e Antonio Corbo analizzano con i loro editoriali da Il Mattino e La Repubblica, il match contro la Fiorentina. Eccone degli estratti: “Peccato – scrive Iavarone –  perché da un Napoli troppo bello da essere vero si è passati ad un Napoli più dimesso da sembrare addirittura brutto.  La squadra di Mazzarri che ha sorpreso tutti è durata poco più di un’ora. Quella di Cavani è una rete fantasma, sì, ma frutto di un’azione di esemplare linearità. Centrocampo a tre con esterno avanzato Dossena e a volte Maggio, questi leggermente avanzato rispetto alla coppia degli attaccanti. Cavani o Lavezzi sulle fasce. Una schema collaudato che dava e dà buonissimi frutti. Questa partita, per come l’ha affrontata psicologicamente anche all’inizio, il Napoli meritava di vincerla. La Fiorentina, nonostante la pressione, non sapeva che pesci prendere. Il calo nella ripresa. Campagnaro calcola male la direzione del tiro di d’Agostino e il match precipita. L’ultimo quarto d’ora è sofferto. I migliori gli ultimi a crollare, Cavani e Lavezzi”. Per Antonio Corbo: “Da Quagliarella a Cavani, il Napoli scopre tre vantaggi. Un attaccante più moderno che si sacrifica da unica punta, un bomber infallibile con tre gol in due partite, e più sereno tra le quinte. Sereno, ma incompleto. Mazzarri ha provato Campagnaro al posto di Grava perché il secondo più facile da infilare in velocità. La Fiorentina si rivela superiore a centrocampo. Ruotano in cinque per mettere in moto Gilardino. L’asse D’Agostino-Montolivo prevale su Blasi-Gargano. E’ qui il nodo tattico: D’Agostino detta legge ed è strano che i controlli molto attenti sulle fasce diventino labili a centrocampo. Il gol di D’Agostino inno alla sua libertà di azione. Perché Blasi o Gargano non si siano piazzata davanti al faro del gioco viola è un interrogativo che attende risposta. Nel Napoli lavezzi soccorre il centrocampo e Hamsik  non si tuffa mai in acque torbide. I dubbi sulla validità del gol di Cavani non ne inficiano la bellezza del gesto. Un’esecuzione perfetta che fa sperare, ma anche riflettere: Basta Cavani?”

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