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Il Napoli investe in attacco, arriva il ’91 Dumitru

Importante investimento in prospettiva per l’attacco del Napoli. E’ in corso un vertice tra il dg e il ds dell’Empoli Vitale e Carli con i procuratori di Nicolao Dumitru, Lorenzo Marronaro e Luca Puccinelli. Il giovane talento 18enne cresciuto nel vivaio toscano è vicino al Napoli. Ha già esordito in prima squadra nel 2008 quando sulla panchina c’era Silvio Baldini. Dumitru è un attaccante di padre rumeno e madre brasiliana. Lui, però, è nato in Svezia. Il club di De Laurentiis ufficializzerà nelle prossime ore l’acquisto del giocatore in comproprietà. Dumitru è uno dei talenti più in vista del calcio italiano. Era seguito anche da Inter e Juventus. Andrà a completare la rosa dell’attacco di Mazzarri dopo la cessione di Quagliarella e l’acquisizione di Cavani, Sosa e Lucarelli.

La prima intervista "impegnativa" l’ha rilasciata il 15 giugno scorso ai lettori di TuttoNapoli.net
Nicolao Dumitru. Un nome che da solo richiama un mix di etnie …
"In effetti è così. Nasco in Svezia, mamma brasiliana, papà rumeno. All’età di 8 anni mi sono trasferito in Italia: mio padre ebbe una proposta di lavoro come tecnico di laboratorio".
Dove hai mosso i primi passi nel calcio?
"A Stoccolma, in una squadretta del mio quartiere. Non chiedermi il nome perché non lo ricordo, ero troppo piccolo (ride, ndr). In Italia, invece, sono stato tesserato per la prima volta con la scuola calcio “Massetana” in provincia di Grosseto".
Chi ti ha scoperto?
"L’Empoli è un club che notoriamente dispone di una rete scouting di primissimo livello. Colui che caldeggiò la mia candidatura nel vivaio toscano fu Stefano Cappelletti, attuale responsabile dell’area reclutamento della Fiorentina. Avevo appena 12 anni".
Il tuo excursus all’Empoli è costellato da decine di gol…
"A parte la parentesi negativa dell’anno scorso dove sono stato fuori per circa due mesi per infortunio sono andato sempre in doppia cifra. Giovanissimi 25 gol, Allievi 21 gol, Primavera prima stagione 8 gol. Quest’anno tra campionato e coppa 18 reti".
Torneo di Viareggio prima grande vetrina per metterti in mostra…
"Ne ho giocati due. Nella prima manifestazione la squadra fu falcidiata dagli infortuni; ad un certo punto c’erano più influenzati che disponibili. Giocai una gara e mezza, ebbi un problema al metacarpo della mano. Quest’anno, invece, abbiamo disputato un grandissimo torneo arrivando in finale dove ci siamo arresi dinanzi ad una grandissima Juventus. Ho siglato una doppietta contro il Kaposvari Rakoczi, club ungherese".
2010 da incorniciare per te. Tanti gol e belle giocate, peccato per lo scudetto sfumato in finale con il Genoa…
"Il rammarico è grande. Eravamo convinti di farcela dopo aver eliminato pretendenti accreditate alla vittoria finale come Inter, Brescia e Palermo. Abbiamo peccato di presunzione. Contro i grifoncini siamo riusciti a produrre un buon calcio esponendoci, però, alle ripartenze di El Shararawy & co.Il Genoa ha giocato la partita perfetta. Conoscevano tutti i nostri limiti. Gara intelligente e attenta, insomma. Ciononostante ritengo che la mia stagione sia stata positiva. Mi è stata concessa anche la gioia di una presenza in serie cadetta con la Salernitana".
Le tre reti che resteranno per sempre nella bacheca dei tuoi ricordi..
"Contro la Fiorentina: cross dalla destra, stoppo la palla, finta sul difensore e palla a giro sul palo più lontano. La seconda contro l’Inter in mezza rovesciata. La terza al Viareggio da distanza siderale: un tiro folle con il portiere completamente impreparato".
Tra gli scout di tutta la penisola, nelle Marche, c’era anche l’azzurro Mantovani, alla ricerca di un giovane per il dopo Hoffer. Positiva la tua relazione…
"Sono lusingato. Ricevere una critica positiva da parte di addetti ai lavori mi inorgoglisce. Se si parla di Napoli non sto più nella pelle. Piazza straordinaria con un pubblico unico, stadio da brividi. Non aggiungo altro. Solo l’idea mi rende felice".
Saresti pronto a metterti in discussione con giocatori di esperienza internazionale come Quagliarella, Lavezzi e Denis?
"Avrei soltanto da imparare. Lavezzi è un fenomeno, ha grandi numeri. Quagliarella è nel giro della nazionale maggiore ormai da anni. Denis, che viene dato per partente, quando ha giocato ha sempre fatto bene. Il Napoli dispone di un ottimo organico, è una squadra imprevedibile, forse pecca soltanto in continuità".
C’è chi ti paragona addirittura a Mario Balotelli…
"Magari, (ride, ndr). Balotelli ed Henry sono i miei idoli. Mi ispiro molto al francese. Da piccolo ero un incallito dribblomane. Col passar degli anni ho acquisito velocità, forza e scolpito il mio fisico. Ho cambiato anche atteggiamento in campo. Prima agivo da esterno offensivo, adesso svario sull’intero fronte avanzato. Sono una punta atipica, molto duttile. Uso raramente il sinistro se non in fase di appoggio o tap-in. Tecnicamente valido, bado più al fine che a preziosismi".
Super-Mario, croce e delizia. Maledetta immaturità…
"Si, a volte vanifica tutto ciò che di straordinario produce nel rettangolo di gioco con gesti provocatori. Deve migliorare molto sotto il profilo caratteriale, ma con la palla tra i piedi è un autentico genio".
Nazionalità, un vero e proprio dilemma probabilmente già sciolto: Italia. Difficile estromettere dalla tua vita Svezia, Romania e Brasile?
"No, assolutamente. Mi sento italiano a tutti gli effetti. Questo paese mi ha dato tutto, ho sposato il tricolore. La Romania qualche mese fa mi ha contattato proponendomi di giocare in prima squadra. Ho rispedito la proposta al mittente. Il prossimo impegno sarà l’Europeo under 19. Partiamo l’8 giugno carichi di belle aspettative. Mister Piscedda avrà l’imbarazzo della sceltà là davanti".
Napoli è da tutti considerata città passionale e vulcanica. E’ compatibile con il tuo carattere?
"Certo. Sono un ragazzo estroverso che ama molto stare tra la gente. Sentire il calore dei tifosi mi trasmette adrenalina. Mi piace rapportarmi con le persone, adoro il confronto".
I tuoi hobby quali sono?
"Playstation 3 e giocare a Basket. Kobe Bryant è il mio cestista preferito. Fifa 2010 il videogioco che ruba più tempo allo studio".
Che musica ascolti? "Hip Pop, Snoop Dog, Chris Brown, 50 cent, Jay Z".
Il tuo compagno di squadra, Guitto, ti avrà sicuramente insegnato qualche espressione tipica napoletana…
"Parolacce soprattutto (ride, ndr). Ormai mi ha contagiato, al termine di ogni allenamento saluto tutti dicendo "Jammuncemm’ Uagliò"
In bocca al lupo Nico. Arrivederci…
(da Tuttonapoli.net)

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