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Gargano punta l’obiettivo: una coppa

“Con Mazzarri abbiamo creato un gruppo forte ed unito che può ancora crescere”. La grinta di Walter Gargano si vede anche fuori dal campo. Il centrocampista uruguagio è una autentica colonna del Napoli. Da quando veste la maglia azzurra è tra i più presenti in campo, vero e proprio motore della manovra. Adesso il ‘Mota’ è cresciuto, è diventato papà e le sue ambizioni si spostano sempre più in alto..
Walter, che Napoli hai visto nella prima uscita ufficiale con l’Elfsborg?
“E’ stata una bella partita, abbiamo creato tanto e siamo soddisfatti della prestazione. Chiaro che forse abbiamo sbagliato qualcosina sotto porta, ma è un aspetto che miglioreremo. L’importante è costruirne azioni da gol, vuol dire che la squadra è ben organizzata”
Quale sarà l’insidia del ritorno?

“Sento parlare del campo sintetico, ma non ne sarei così preoccupato. La palla è sempre quella, i giocatori sono undici, non credo possa incidere così tanto. Piuttosto dobbiamo pensare a ripetere la prestazione di giovedì e possibilmente concretizzare di più sotto porta”.

In cosa è cresciuto il Napoli rispetto al passato?

“E’ stato importantissimo che la Società non abbia venduto nessuno ed abbia confermato il gruppo dello scorso anno. E nell’organico sono arrivati anche elementi nuovi. Questo significa che il Napoli ha un progetto serio e a lunga durata. Tanti di noi sono cresciuti insieme, si è creata una sintonia ed un’intesa che ci rende sicuri e consapevoli delle nostre possibilità”.

E’ vero che hai convinto Cavani a venire al Napoli?

“Beh, di certo gli ho parlato tantissimo della città, della Società, dell’ambiente. Gli ho spiegato il calore dei napoletani e la passione con la quale si vive qui il calcio. Poi è stata bravissima la Società ad acquistarlo e sono davvero felice che Edinson sia qui perché è un talento giovane che può dare tanto al Napoli in prospettiva”.

Sei un motore instancabile del centrocampo, ma quando il Napoli gioca col tridente più Hamsik ti tocca fare gli straordinari?

“Ma no, non corro solo io, corriamo tutti. Anche gli attaccanti si sacrificano ed ogni compagno aiuta l’altro. Siamo un gruppo unito e tutti si mettono a disposizione della squadra. Poi le scelte spettano al mister, noi seguiamo fedelmente le sue decisioni”.

Come hai vissuto l’esperienza mondiale?

“Chiaramente avrei voluto giocare di più, come è logico che sia per tutti, però considerando ciò che ha fatto la squadra non posso dir nulla. Quando sono andato in campo ho mostrato il mio valore, sono contento che l’Uruguay abbia fatto un gran Mondiale e spero di avere altre possibilità di esprimermi con la mia Nazionale”.

Qual è l’obiettivo del Napoli quest’anno?

“Fare meglio dell’anno scorso, non c’è che dire. Il nostro desiderio è scalare ancora qualche graino in classifica. Poi l’ambizione di tutti è andare avanti in Europa e magari vincere qualcosa a fine stagione. Siamo fiduciosi e consapevoli della nostra forza, con Mazzarri c’è grande feeling, lui ci conferisce carica e ci dà sempre tante motivazioni. Possiamo continuare a crescere su questa strada”

E il tuo desiderio personale? “Io sto bene e so di essere maturato tanto, come uomo e come calciatore. Voglio ancora imparare e migliorare in tutti i sensi. E poi vorrei tornare a segnare. Mi piacerebbe dedicare un gol a mio figlio..”.

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