I gestori di Largo Maradona: “Se le autorità non ci aiutano non lo riapriremo più per scelta nostra”

Il comunicato dopo il blitz operato oggi dalle forze dell'ordine che ha portato al sequestro di cinque carretti e altri esercizi ritenuti abusivi

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(FILES) In this file photo taken on March 16, 2023 A mural of late Argentinian football legend Diego Maradona is pictured in the Quartieri Spagnoli district of Naples on March 16, 2023. - From narrow streets to balconies, the whole city of Naples is tinged with blue, the colour of its football club which is about to win the Scudetto for the first time since 1990, then with Diego Maradona, who is still revered as a saint today. (Photo by Tiziana FABI / AFP)

Giornata di blitz al murales di Maradona presso i Quartieri Spagnoli, nel cuore di Napoli. Le forze dell’ordine hanno popolato improvvisamente la zona ponendo sotto sequestro alcune magliette, cimeli e svariati gadget riguardanti l’ex numero 10 argentino. Durante le verifiche, gli agenti hanno proceduto al sequestro di cinque carretti per la vendita di bevande, rinvenuti abbandonati e incatenati sul suolo pubblico, privi di qualsiasi autorizzazione. Inoltre, due esercizi commerciali, uno alimentare e uno non alimentare, sono stati sottoposti a sequestro per l’assenza della necessaria autorizzazione all’esercizio in sede fissa, in violazione dell’art. 147 della Legge Regionale n. 7/2020, che regola l’attività commerciale sul territorio campano.

Sui social la risposta dei gestori di Largo Maradona:

“L’area di Largo Maradona, in quanto proprietà privata, è stata chiusa per nostro volere e non da autorità o altri enti.
Purtroppo, le istituzioni non ci hanno ancora dato la possibilità di ottenere un permesso che ci consenta di operare regolarmente tutto il giorno, in quello che grazie al lavoro e alla dedizione di mio padre e della mia famiglia è diventato il luogo più iconico e visitato di Napoli.

Noi siamo i primi a rispettare le leggi e a lavorare in regola:
• paghiamo le tasse,
• siamo iscritti a INPS e Camera di Commercio,
• la nostra merce è tutta fatturata,
• i nostri dipendenti sono assunti regolarmente.

L’unico problema è che possediamo una licenza itinerante, e quindi non possiamo restare fermi, poiché è l’unica forma di licenza che ci è stato possibile ottenere.

Per questo motivo, chiediamo ad alta voce alle istituzioni di aiutarci, di trovare una soluzione concreta che ci permetta di continuare a lavorare nel rispetto della legge.Perché se chiudiamo noi, non si ferma solo la nostra famiglia, ma si spegne un intero quartiere.

E stavolta, Largo Maradona non lo riapriremo più per scelta nostra”

La Polizia Municipale di Napoli ha sequestrato il materiale presente nella zona dove si trova il murale di Maradona. Sono stati sequestrati magliette e gadget mentre è stata coperta la cappella dove si trovano i vari cimeli e le statue dedicate all’ex campione del Napoli, scomparso il 25 novembre 2020 all’età di 60 anni. Tutte le edicole e le bancarelle sono state coperte. Sono rimasti visibili solo il murale di Maradona, realizzato sulla facciata di uno dei palazzi che affacciano sullo slargo, e una statua di circa 6 metri di altezza, donata recentemente da un artista argentino. L’accesso all’area è stato interdetto. Sorpresa tra i tanti turisti che erano sul posto per visitare il “sacrario” di Maradona. Molti poi ne approfittano per andare a pranzare nei tanti ristorantini che si sono aperti nella zona.

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