Pogba a 31 anni rifiuta i soldi arabi, quel che gli interessa è dimostrare di essere un calciatore vero
A differenza di Theo Hernandez, tanto per fare un esempio. Pogba vuole prendersi la sua rivincita dopo la Juventus e la squalifica per doping

Mg Torino 07/10/2021 - Uefa Nations League / Belgio-Francia / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Palu Pogba
Pogba a 31 anni rifiuta i soldi arabi, quel che gli interessa è dimostrare di essere un calciatore vero
In questo calcio di mercenari urge fare l’elogio di Paul Pogba, centrocampista straordinario almeno per una decennio, poi travolto da una serie di guai fisici e personali. Il Polpo, dopo lo sfortunato ritorno alla sua amata Juventus, e la squalifica di diciotto mesi per doping (positività al testosterone: anche qui una storia poco chiara, stavolta legata a un integratore), ha scelto la passione e non il denaro. Ha rimbalzato i corteggiatori arabi e americani. Giocherà nel calcio vero, quello europeo, indosserà la casacca del Monaco da dove cercherà di riconquistare la maglia della Francia. Obiettivo: il Mondiale. Nel 2018 “Paul” fece impazzire il mondo intero con le sue giocate e alzò al cielo la coppa del mondo. Diciamola tutta: è stato raro in questi anni trovare un talento di cotanta portata com un ventaglio di giocate e numeri che solo i talenti hanno nelle vene.
In questa sede però va sottolineato un punto: il Polpo aveva diverse offerte supermilionarie dall’Arabia e dagli Stati Uniti ma alla fine hanno prevalso cuore e passione. Di questi tempi merce assai rara. Desidera archiviare il Pogba 2, quello degli infortuni e dell’oblio forzato, e far vedere ai suoi fan e agli appassionati che sa ancora giocare a pallone e soprattutto che può spostare gli equilibri con la sua classe accompagnata a una fisicità paurosa. A 31 anni non si sente un pensionato del calcio internazionale. Ed è una posizione che stride con quella del suo connazionale Theo Hernandez, esterno sinistro di 27 anni, che ha mostrato per due anni di essere un mezzo fenomeno, ma che ha risposto di sì all’Al Hilal di Simone Inzaghi. Per denaro, va da sé, e forse anche per pigrizia. Viva Pogba, quindi.