Dal 1978 ci facevano anche un torneo, a cui partecipavano anche i cardinali. Il campo è nascosto ma è visibili dalle immagini satellitari

Una volta giunti a Roma, basta percorrere circa 50 metri lungo Viale Vaticano, all’angolo con Via Leone IV, per imbattersi nella fila che conduce ai Musei Vaticani. Guardando verso l’alto, oltre le mura di 12 metri della Città del Vaticano, c’è una recinzione a rete che sporge sopra il muro. Non è una misura di sicurezza per il Papa o il personale vaticano: è il telone di un campo tennis. Il campo da tennis segreto del nuovo “Papa tennista”, Leone XIV.
Un campo un po’ leggendario, su cui ha indagato l’inviato del New York Times che in questo momento è a Roma per seguire gli Internazionali. Il campo peraltro ben visibile nelle immagini satellitari.
Prevost ha espresso in passato il suo interesse per lo sport, dichiarandosi “un bravo tennista dilettante”. Durante il suo mandato in Perù, ha avuto poche occasioni per allenarsi, ma ha detto di voler tornare in campo appena possibile.
Il campo da tennis vaticano, situato vicino al Cortile Ottagono, è attualmente chiuso al pubblico, come lo sono i giardini che lo circondano, per ragioni legate all’organizzazione del conclave. Storicamente, però, il tennis ha avuto un ruolo anche tra le mura della Città del Vaticano, scrive il Nyt. Negli anni ’70, il campo fu ristrutturato e nacque il “Torneo dell’Amicizia”, che vide la partecipazione di cardinali, membri della Guardia Svizzera e, in seguito, dipendenti e familiari del personale vaticano. Secondo gli archivi del Pontificio Consiglio per i Laici, il torneo fu inaugurato nel 1978 e tra i partecipanti figuravano nomi come Giovanni Battista Re e Roberto Tucci, entrambi diventati cardinali. Il torneo si concluse alla fine degli anni ’90 per mancanza di partecipazione, ma venne ripreso nel 2008 dai dipendenti dei Musei Vaticani.
Oggi, nessuna delle attuali guardie svizzere gioca a tennis, a quanto pare. Ma l’interesse del nuovo Pontefice potrebbe riaccendere la tradizione.