Il presidente dell’Aia alla conferenza di fine campionato: «Il clima sta salendo soprattutto nei campionati minori, è veramente preoccupante»
Durante la conferenza stampa di fine stagione degli arbitri è intervenuto anche il presidente dell’Aia (Associazione Italiana Arbitri), Carlo Pacifici, in merito al comportamento tenuto da Mourinho nei confronti dell’arbitro Taylor. In occasione della finale di Europa League, l’operato dell’arbitro inglese è stato giudicato negativo dallo Special One che, nel parcheggio dello stadio, ha atteso Taylor per rivolgergli parole non proprio amorevoli.
Di seguito le parole di Pacifici:
«Ricordo lo slogan della Fifa: ‘Rispetto’. Serve per tutti, non è alzando i toni che facciamo il bene del calcio. Non ci dobbiamo mai dimenticare che quanto succede in Serie A e in Europa poi si riflette sulla base. La violenza è una delle piaghe più drammatiche, non solo fisica ma anche verbale. Ce ne occupiamo in tutte le settimane, vediamo che il clima sta salendo soprattutto nei campionati minori e questo è un dato veramente preoccupante».
E ancora:
«C’è stato un primo passaggio in consiglio federale sull’inasprimento delle sanzioni, non basta penalizzare i colpevoli, c’è un discorso culturale che va ampliato. C’era una proposta di legge sul daspo, si sta riprendendo la proposta perché i violenti devono stare fuori dai nostri campi, il calcio non può permettersi persone contro lo spirito di gioco».
Dopo Pacifici, anche il designatore Rocchi ha espresso il suo parere:
«Gli arbitri devono avere il diritto di sbagliare, è sacrosanto, pur che lo si faccia nella massima onestà intellettuale. Vorrei avere l’arbitro migliore in campo ed è successo, ci sono direttori di gara che hanno fatto gare straordinarie in contesti impossibili come Massa in Lazio-Roma. Gli ho scritto ‘Bravo per essere arrivato in fondo’. Mi piacerebbe che ci fosse un feeling diverso verso gli arbitri. Parlare di un arbitro solo in senso negativo non porta a niente».
