Non sarà rivoluzione, il Real vuole continuare con l’allenatore italiano ma deve dare più responsabilità ai giovani. Il City ha messo a nudo i limiti dei veterani
Il Real Madrid si lecca le ferite dopo la sconfitta in semifinale di Champions League contro il Manchester City. La partita preparata da Guardiola a messo a nudo i difetti dei Blancos. La rosa di Ancellotti dipende, ad oggi, troppo dai grandi giocatori del passato. I vari Benzema, Modrid, Kross, lo stesso Carvajal sono ormai giocatori un po’ troppo in là con l’età. E allora largo ai giovani. Ne scrive Marca:
“La riflessione e la pianificazione sono state protagoniste quando si tratta di prendere decisioni, allontanandosi dall’urgenza che un addio duro come quello di mercoledì porta sempre con sé. Florentino Pérez e Carlo Ancelotti, con José Ángel Sánchez (il direttore gneerale, ndr) come testimoni, hanno già un incontro segnato in agenda per catturare ciò che il Real Madrid deve essere per la stagione 23-24“.
Non sarà rivoluzione ma qualcosa cambierà. Secondo il quotidiano sportivo si riparte ancora da Ancelotti, ben saldo sulla panchina del Real nonostante le attenzioni del Brasile:
“La fiducia che Ancelotti (il Brasile aspetta ancora l’italiano) possa essere il caposquadra di questo passaggio è totale e assoluta, ma deve capire il ruolo che devono assumere i più giovani e che devono diventare dei veri riferimenti per le prossime stagioni“.
Ecco la conditio sine qua non:
“Al Real Madrid c’è la convinzione che sia giunto il momento per i giovani di vestire le strisce che sono state a lungo indossate da quelli che ora sono i veterani. Il ruolo d’ora in poi deve essere più distribuito , ma soprattutto in giocatori come Valverde, Camavinga e Tchouaméni come accaparratori di responsabilità e ribaltando i ruoli vissuti in questa stagione“.
