A Radio Kiss Kiss Napoli: «Ho grande stima di Spalletti, sa allenare e motivare. Lo scudetto è una ricompensa per tutti i sacrifici fatti da ragazzino».
Il portiere del Napoli, Pierluigi Gollini, ha rilasciato un’intervista a Radio Kiss Kiss Napoli in cui parla della sua esperienza in azzurro, della vittoria dello scudetto e anche del suo futuro. Il report dell’allenamento di oggi segnala un affaticamento all’adduttore destro per Gollini. Il portiere parla delle sue condizioni fisiche.
«Sto meglio rispetto a ieri e spero che domani vada ancora meglio. Lo scudetto è una grande emozione, lo vivo come una ricompensa per tutti i sacrifici fatti quand’ero un ragazzino. Siamo tutti grati al Napoli per quest’opportunità, è un posto unico per vincere e i tifosi meritano questa gioia».
Gollini parla della partita vinta dal Napoli a Udine, quella che ha regalato alla squadra di Spalletti la matematica certezza dello scudetto.
«Quando ci ripenso ricordo che più si avvicinava la fine della partita e più eravamo pronti a saltare in campo. Mi sono trovato sollevato da un gruppo di tifosi e col tabellone in mano che mostrava il numero 3».
In merito al suo arrivo a Napoli, Gollini ha raccontato di come il gruppo lo abbia aiutato ad integrarsi in fretta.
«Chi arriva qui deve essere bravo a integrarsi subito, ma anche il gruppo deve essere bravo ad aiutare i nuovi. Io sono stato accolto benissimo, è stato facile per me».
Gollini ha parlato anche del suo esordio con l’Atalanta.
«E’ un po’ più teso perché era il mio esordio e a Bergamo sono stato benissimo. Con la Fiorentina invece ero più tranquillo perché eravamo già campioni e giocavo contro una squadra in cui per me le cose non sono andate benissimo. L’unico pensiero era vincere per festeggiare con i tifosi».
Ancora sulla vittoria dello scudetto:
«Col Mondiale a metà stagione poteva succedere di tutto, ma avevamo un gran vantaggio già al termine del girone d’andata. Ciononostante abbiamo fatto un girone di ritorno bellissimo».
Gollini ha parlato anche del suo rapporto con Spalletti:
«E’ un grande, ho stima di lui. Fa parte di quella cerchia di allenatori che sa sia motivare che allenare. Poi lo staff è super preparato e non è un caso che abbiano fatto tutti benissimo quest’anno».
E infine, sul suo futuro, ha espresso la volontà di restare a Napoli ma ha anche aggiunto che non dipende soltanto da lui.
«Vorrei rimanere a Napoli, ma non dipende da me. Mi farebbe estremamente piacere restare in azzurro, è il mio più grande desiderio».
