I francesi sono abituati a giocare senza avversari credibili nel proprio campionato. L’eccesso di bellezza è insieme la loro croce e la loro delizia
L’eccesso di bellezza è la croce e la delizia del Psg, scrive Alessandro Barbano sul Corriere dello Sport. La squadra di Galtier ha avuto la colpa di guardarsi troppo allo specchio.
“tanto sublime da rasentare il narcisismo, e da illuderti di poter relegare gli juventini nel ruolo di inermi specchi del proprio piacere di esibirsi e vedersi. È l’errore commesso dal PSG, una squadra abituata a giocare senza avversari credibili nel proprio campionato e a ignorare gli avversari veri in Champions”.
Sarebbe stato quasi impossibile per la Juventus vincere, dato il divario netto in campo tra le due squadre,
“tuttavia la cura del nuovo tecnico Galtier non guarisce questa compagnia di campioni dal vizio di perdersi nel compiacimento della propria bellezza. Tra le sei nette occasioni che Mbappé, Neymar, Messi e compagni sciupano nei novanta minuti, dopo essere andati due volte a segno, ci sta perfino l’illusione di una rimonta bianconera. L’eccesso di bellezza è insieme croce e delizia della squadra più dotata d’Europa”.
La Juventus può addirittura ritenersi soddisfatta per la “sconfitta contenuta”, ma sul piano del gioco i segnali non sono confortanti.
“C’è molto da fare. La sua Juve deve lentamente ricostruire un’identità collettiva che ancora non si vede”.
