Piero Ferrari: «Villeneuve per strada parcheggiava facendo un testacoda. Così entrava anche ai box»
L'intervista di Zapelloni al figlio del Drake: «Ogni tanto così gli capitava di rompere un semiasse e Forghieri ai arrabbiava moltissimo»

La Stampa riporta stralci dell’intervista inedita a Piero Ferrari, figlio di Enzo, da parte di Umberto Zapelloni. Intervista pubblicata nel suo libro «La storia della Ferrari in 50 ritratti». Noi riprendiamo le risposte su Villeneuve.
Dopo Lauda ci fu la scommessa Villeneuve.
«Con Gilles è un po’ la storia vista con Lauda. A mio padre piaceva mettere in macchina i giovani, scoprire i nuovi talenti. Aveva sempre qualche remora a ingaggiare i campioni, perché potevano venire, avere successo e prendersi tutti i meriti; oppure venire, non avere successo e dare tutte le colpe alla scuderia… amava molto scoprire e mettere i giovani sulla Ferrari».
Un aneddoto su Gilles.
«A quei tempi si usava fare i collaudi facendo tre giri a Fiorano per poi rientrare subito ai box… Gilles spesso non si fermava: arrivava in fondo al rettilineo, faceva un testacoda e poi rientrava in senso inverso ai box… e ogni tanto gli capitava di rompere un semiasse… Forghieri si arrabbiava moltissimo e Gilles gli diceva: “Ma così non perdiamo tempo…”. E questa è una delle cose di Gilles che un pilota di oggi non farebbe mai. Ma anche con le auto da strada per parcheggiare faceva un testacoda. Andava sempre al limite».
Mai stato in macchina con Gilles?
«No, e sono contento di non averlo fatto». (…)