Tifosi e media accusano la società di essere stata debole nel non opporsi alla scelta di vita del centrocampista. E di avere incassato troppo poco
Scoppia la bufera, a Lipsia, per l’addio di Demme alla squadra (prima in classifica) e per il suo approdo al Napoli. Lo riporta il Corriere dello Sport. Il quotidiano sportivo racconta la protesta di RB Live, il sito dei Red Bullen, portavoce della tifoseria del Lipsia.
“La cessione al Napoli è inspiegabile. Come è mai possibile separarsi da un giocatore così prezioso proprio nel momento in cui il Lipsia punta a vincere la Bundesliga?”.
Die Welta, invece, ha titolato scrivendo
“il Lipsia vende il suo idolo per fare cassa”
Dell’operazione si contesta anche la somma per la quale è stato ceduto il calciatore.
“Incassare solo 12 milioni per un titolare appena 28enne della capolista della Bundesliga è ridicolo rispetto alle somme pagate sul mercato per giocatori con le sue caratteristiche”.
Al Lipsia si contesta il non essersi saputo opporre alla scelta di vita di Demme. Il presidente esecutivo Oliver Mintziaff, che ingaggiò il centrocampista nel 2014 ha dichiarato:
“Diego è venuto da me e mi ha pregato di lasciarlo libero di fare un altro passo importante nella sua carriera”.
L’opinionista Martin Henkel, invece:
“nel suo momento migliore, Diego Demme ha detto ciao al Lipsia dopo essere stato il prototipo della sensazionale ascesa del club”.
Il tecnico del Lipsia, Julien Nagelsmann, ha annunciato che senza Demme ci sarà un cambiamento tecnico:
“Nel girone d’andata abbiamo preso gol per lo più dalle fasce, soltanto un gol invece dalla zona centrale presidiata da Demme e Laimer”.
