Non è stata certamente l’atmosfera di festa che Ancelotti si aspettava quando appena arrivato al Napoli si augurò di potersi presto allenare al San Paolo per sentire la vicinanza del pubblico
Non è stata certamente la festa che ci si aspettava l’allenamento a porte aperte di ieri. Come scrive Maurizio Nicita sulla Gazzetta dello Sport, l’evento era stato programmato già quest’estate. L’intento era di riavvicinare i tifosi alla squadra che normalmente si allena lontano dalla città, a Castel Volturno. Dopo l’ammutinamento e l’aria di crisi si era pensato che l’evento potesse essere annullato. E invece il presidente lo ha voluto confermare, un gesto che è stato letto come una punizione.
Invece il presidente Aurelio De Laurentiis ha voluto confermare l’impegno, quasi a voler dire alla squadra: vi siete divertiti ad ammutinarvi, ora metteteci la faccia davanti alla gente.
E la faccia ce l’hanno dovuta mettere tutti. Anche se i più bersagliati dalle critiche e dai fischi dei presenti sono stati Insigne, Allan e Callejon. Non è stata certamente l’atmosfera di festa che Ancelotti si aspettava quando appena arrivato al Napoli si augurò di potersi presto allenare al San Paolo per sentire la vicinanza del pubblico.
