Migliaia di orientali indottrinati dai club. Una parte dei “tifosi” cantava “Pechino è bianconelo”, l’altra “Co-come mai, a Champslig tu non vinci mai”
“Che pippe questi cinesi: ce la menano da 50 anni con la Rivoluzione Culturale e noi, in due soli giorni d’estate, siamo stati capaci di importare a casa loro per contratto tutto il peggio del calcio dei nostri stadi”.
E’ quello che scrive oggi Libero, raccontando i cori beceri ascoltati durante la partita Juventus-Inter dell’International Champions Cup, il mega torneo per grandi squadre che si gioca in Cina.
Migliaia di orientali sono stati vestiti con magliette, sciarpe e colori delle squadre europee e “incaricati di tifare a vita persa”.
Così, 40mila persone hanno gridato “cori dal risultato melodico allucinante”, come “Pechino è bianconelo”, “Ho gilato tutto Stivale pel te” e le altre 40mila, dall’altro lato, hanno rilanciato “Folza Intel” e “Co-come mai, a Champslig tu non vinci mai”.
I sedicenti “nelazzulli”, scrive Libero, hanno brandito un disegno del gol fantasma di Muntari in Milan-Juve del 2012 ed esposto striscioni in cinese con i quali si accusava la Juventus di rubare. Ci sono stati anche lanci di bottiglie, manate e spinte tra interisti e juventini.
E’ evidente, scrive il quotidiano, che agli orientali presenti ieri allo stadio “di quel che accade alle nostre latitudini sappiano solo ciò che gli viene raccontato”. La sensazione è che siano stati indottrinati proprio dai due club che si confrontavano in campo.
FOTO DA TRIBUNA.COM
