Milano è solo un cattivo ricordo

Il Napoli è tornato. Milano resta un cattivo ricordo. La squadra di Ancelotti supera 3-0 la Sampdoria e torna alla vittoria dopo il 2-1 del San Paolo sulla Lazio. Oggi come allora, gli azzurri giocano una buona partita in uno stadio semivuoto. Ancelotti, contrariamente a quanto scritto in settimana, schiera nuovamente Insigne e Allan, e rimette Maksimoic al centro della difesa, al fianco di Koulibaly.

I due gol

La partita viene decisa a metà del primo tempo, quando il Napoli segna due gol in novanta secondi. Prima Milik e poi Insigne che non segnava da tre mesi. Sul primo gol, a deliziare il pubblico è Hamsik che disegna un’apertura deliziosa per Callejon che vede il polacco e lo serve rasoterra. È un gioco da ragazzi. Passa pochissimo e Insigne , in girata, segna sul a incrociare sul secondo palo. E poi corre verso Ancelotti che lo abbraccia. L’inferno – agonistico – è alle spalle.

Hamsik e Quagliarella

Il Napoli potrebbe anche dilagare. Nel primo come nel secondo tempo. Koulibaly regala discese old style. Nella ripresa, per poco, non segna. La Sampdoria non resta a guardare. Soprattutto nella ripresa, con Saponara al posto di Ramirez, prova a segnare. Soprattutto con Quagliarella. Ma la difesa e Meret sono attenti. C’è il tempo per una standing ovation ad Hamsik al momento della sostituzione. A qualcuno sembra quasi un addio. Il capitano si batte il pugno sul petto. Nel finale, è Verdi a trasformare il rigore assegnato per fallo di mano. Il pubblico invoca invano il nome di Kalidou ma dal dischetto ci va l’ex Bologna e segna.

Quagliarella non allunga il suo record. E il Napoli torna alla vittoria.