Due gol su calcio piazzato, di Silva e Otamend, valgono un successo forse definitivo su Mourinho, ora lontanissimo in classifica dal City.
Gran gioco, due gol sporchi
La Premier League è praticamente finita. Il Manchester City ha vinto il derby contro lo United, 2-1 a Old Trafford. I gol di Silva e Otamendi, in mezzo il pareggio di Rashford. Dal punto di vista del gioco, il successo degli uomini di Guardiola è strameritato. Dal punto di vista delle occasioni, pure. Soprattutto nel finale, il City ha avuto la possibilità di chiudere il match con un punteggio decisamente più ampio. Nel primo tempo, invece, predominio un po’ sterile e gol trovato nella maniera più sporca, su un calcio da fermo spazzato male dalla difesa di Mourinho. Silva è bravissimo a girare sotto porta, alle spalle di De Gea. Pochi minuti dopo, errore in disimpegno di Delph e Otamendi e pareggio di Rashford. Immeritato per la differenza nelle espressioni di gioco, ma pienamente in linea con il piano partita difensivo di Mourinho. Che ha schierato una squadra potenzialmente offensiva, ma ha interpretato la partita in maniera abbastanza speculativa.
Il City, in apertura di secondo tempo, si riprende il vantaggio. Altro calcio di punizione, stavolta a segnare è Otamendi, che ribadisce in rete un rinvio sbilenco di Lukaku, che colpisce addirittura un compagno. Il vantaggio minimo degli ospiti è raramente in pericolo, ma Ederson è sensazionale a dieci minuti dalla fine su una doppia conclusione ravvicinata, prima Lukaku e poi Mata esaltano i riflessi del portiere brasiliano. Due parate fantastiche, che valgono letteralmente i tre punti. Nel finale, Bernardo Silva e de Bruyne sprecano due ripartenze potenzialmente letali, ma la sostanza non cambia. La Premier League ha un solo padrone, in classifica e nel gioco. Difficile pensare che questo City possa perdere la testa di un campionato dominato, e pure con merito.
