Per Guardiola, il pallone utilizzato in League Cup è «inaccettabile per competizioni ad alto livello». Intanto è ai quarti, nonostante un turn over massiccio.
La strana serata del City
Manchester City-Wolverhampton 0-0, poi passaggio del turno ai rigori per la squadra di Guardiola. Come se Napoli-Spezia dello scorso anno fosse finita solo dopo il 120esimo, perché i Wolves giocano in Championship. Al di là di queste (enormi) differenze culturali in merito alla ricezione del gioco del pallone, ci sono da segnalare altre due cose. Intanto, il turn over impostato da Guardiola. In campo, ieri sera all’Etihad, questa formazione si è guadagnata l’accesso ai quarti di finale: Bravo, Danilo, Adarabioyo, Mangala, Zinchenko, Touré, Gundogan, Bernardo Silva, Gabriel Jesus, Aguero. Solo l’attacco era “preso in prestito” dalla formazione titolare, ma in realtà il tecnico catalano ruota spesso gli uomini del reparto offensivo. Risultato della partita: bene ma non benissimo, obiettivo centrato ma solo dopo il primo match senza gol segnati dal 27 aprile scorso.
L’altra notizia riguarda il pallone della partita. Che, in qualche modo, non ha incontrato il gusto di Pep Guardiola. Secondo l’ex allenatore del Bayern, la sfera utilizzata nelle partite di League Cup è «inaccettabile per competizioni di alto livello. È troppo leggero, è impossibile giocare e segnare con un pallone del genere». Per Guardiola, però, non si tratterebbe di un alibi: «Non sto accampando scuse, tutti i calciatori in campo hanno definito pessimo il pallone con cui abbiamo giocato». Da sottolineare che non si tratta dello stesso modello utilizzato in Premier League. In ogni caso, una strana serata per il Manchester City, a una settimana dal (decisivo) return match contro il Napoli, al San Paolo. Purtroppo per noi, mercoledì prossimo si giocherà con il pallone della Champions. Tre vittorie su tre, finora in Europa, per il City. Evidentemente si trovano bene.
