Pare che Ventura voglia tornare al tridente offensivo: Insigne con Immobile e Verdi, Candreva in panca. Un’investitura importante e meritata, per Lorenzo.
Cosa suggeriscono le probabili formazioni
Tra qualche ora l’Italia scenderà in campo contro la Macedonia per sigillare la qualificazione ai playoff Mondiali. Una partita teoricamente facile per l’obiettivo minimo, ma comunque una partita da vincere per tanti motivi. Innanzitutto, per recuperare un briciolo di morale dopo la severa ripassata di Madrid. E poi, per cominciare col piede giusto la preparazione in vista del fondamentale doppio spareggio di novembre.
Secondo i rumors sulla formazione di Ventura, il 4-2-4 visto nelle ultime uscite sarà un lontano ricordo. Perché ci sarà spazio per la BBC completa in difesa, e per il tridente in attacco. Insigne-Immobile-Verdi. Sì, esatto. L’assenza di Belotti ha probabilmente accelerato il processo, ma il punto è che tra Candreva e Insigne (i due esterni delle ultime partite) sarà quest’ultimo a giocare titolare. Non si prescinde dal fantasista del Napoli, che ha ricominciato la stagione esattamente come l’aveva finita. Gol (4, tra campionato e Champions), assist (4 in campionato) e occasioni create (24 in tutte le competizioni).
Insomma, Insigne è un punto di partenza e non più un punto di domanda. Non è solo “il talento da inserire”, ma un punto fermo, immodificabile, della nazionale. Anche in quella un po’ sfigata e abbastanza criticata di Ventura. A 26 anni, e dopo due stagioni e un po’ di altissimo livello, ecco il premio che Lorenzo chiedeva al ct di turno. Conte non seppe/volle accontentarlo, in nome del suo sistema di gioco. Ventura l’ha inserito piano piano, ora torna al tridente offensivo anche per aiutare il numero 24 del Napoli a rendere meglio. Forse siamo ancora lontani dalla “nazionale costruita intorno a Insigne”, e neanche chiediamo questo. Però, dopo tante critiche, è giusto sottolineare come il ct stia decidendo di premiare il talento indiscusso e il rendimento di Insigne con un posto da titolare fisso che, in questa Italia, per un Insigne così, è sacrosanto.
