L’intervista di Zielinski a Przeglad Sportowy: «Non ho mai pensato al Liverpool, sono in una grande squadra e ci sono solo aspetti positivi a Napoli».
L’intervista a Przeglad Sportowy
Piotr Zielinski parla a Przeglad Sportowy, testata sportiva di riferimento in Polonia. L’intervista, pubblicata oggi, è una panoramica completa sul mondo dell’ex Empoli: il profilo in campo, la situazione del Napoli, il passato, il futuro. Si comincia parlando del gioco di Zielinski nel gioco del Napoli: «Il nostro calcio si costruisce con la fiducia. Tutto è studiato, i calciatori rientrano subito indietro se perdono il pallone. Per quanto riguarda me, Sarri conosce il mio stile e sa che a me piace prendere dei rischi. Sto cercando di minimizzare questo atteggiamento nel mio gioco, cerco di essere più razionale, ma uscire in un certo modo da situazioni difficili permette di velocizzare l’azione».
La forma fisica del Napoli: «La scorsa stagione avevamo dei tempi d’ingresso diversi, ora abbiamo lavorato insieme fin dal primo giorno. Di giorno in giorno, in ritiro, ci sentivamo più in forma, più leggeri. In questo modo, ora siamo pronti per giocare su più fronti. Abbiamo usato tantissimo la palla, ci siamo divertiti tanto, abbiamo giocato tante partitine».
Racconti di mercato
Le voci sul Liverpool risalenti alla scorsa estate: «Non ci ho mai pensato, non so come sia venuto fuori. Io sono felice di essere approdato a Napoli. Ho trovato una grande squadra, un ottimo allenatore e dei tifosi fantastici. Dopo essere venuto a Napoli ho visto soltanto aspetti positivi. Voglio continuare qui la mia carriera e non ho alcun tipo di rimpianto»
L’impatto sugli impegni nazionali e internazionali del Napoli: «Per me è stato un salto considerevole, non avevo mai giocato così spesso. Con il Napoli ho disputato partite di campionato, Champions, Coppa Italia, più la nazionale. Sarà ancora meglio in questa stagione».
Hamsik
La coesione e la leadership di Marek: «La nostra forza è il collettivo. Andiamo tutti d’accordo, ci capiamo senza il bisogno di parlarci, siamo tutti sulla stessa lunghezza d’onda. Quando giochiamo come sappiamo, portiamo grandi risultati. Ha proprio tutto, è un moello per me. Vedo in lui ciò che posso diventare, abbiamo caratteristiche simili. Marek è il migliore giocatore nel mio ruolo in Serie A, parliamo di un giocatore di classe mondiale, ma anche quando manca ci sono dei calciatori che possono sostituirlo».
