Prima frazione di gioco a due facce, Napoli attento e preciso nella prima parte e poi poco lucido nel finale. Nizza speculativo, a loro va bene così.
Gol in apertura
Il Nizza è venuto a prendersi un risultato breve, stretto, la sconfitta ma con poco scarto. Non può fare molto di più, viste le assenze e le difficoltà di questo inizio di stagione. E allora difesa a cinque, ma non è neanche questo il punto. L’unico piano di gioco della squadra di Favre è far girare il pallone con i tre difensori e poi cercare di innescare Saint-Maximin. È una strategia che sta bene al Napoli, quello pimpante e fisicamente in palla dei primi minuti. Il possesso è preciso, articolato, lavorato con intelligenza. Le occasioni fioccano, arriva il gol di Mertens e Callejon potrebbe segnarne altri due. Poi ancora Mertens, c’è il dominio totale che però poi si spegne.
Il caldo, la condizione e i soliti problemi di attenzione difensiva trasformano il Nizza, all’improvviso, in una squadra pericolosa. I ragazzi rossoneri non cambiano atteggiamento, sono solo più intraprendenti e Saint-Maximin retrocede qualche metro in più. Il Napoli perde distanze difensive e il Nizza crea un paio di buone occasioni potenziali, la migliore è quella di Koziello. Il duplice fischio dell’arbitro è un aiuto per il Napoli che dovrà ritrovare smalto nella ripresa. Perché 1-0 non è male, ma (almeno) 2-0 sarebbe meglio. Perché il Nizza ha tutto l’interesse di finirla così, la partita. E un solo gol, all’Alianz Riviera, è un patrimonio pericoloso.
