Un’analisi sui conti di tutto il sistema: l’Italia rappresenta da sola l’11% del Pil calcistico mondiale, ma la situazione debitoria è spaventosa (perdita di 525 milioni).
Se l’Uefa ha distribuito 5,5 miliardi di euro nelle ultime cinque stagioni, quanti soldi ha incassato l’Italia del calcio? 692 milioni. Questa una delle cifre più importanti dal report “Il conto economico del calcio italiano” presentato oggi dalla Figc in partnership con Deloitte e commentato dal sito specializzato Calcio&Finanza. Dalla stagione 2009/2010, l’impatto dei premi europei sul nostro calcio è inferiore a quello di Liga (866 milioni), Premier Lueague (846) e Bundesliga (701). Colpa, ovviamente, dei risultati non eccelsi raccolti dai nostri club ad eccezione della stagione 2014/2015 (Juve in finale di Champions e Napoli e Fiorentina in semifinale di Europa League).
«La distribuzione dei proventi televisivi ai club italiani – sottolinea la Figc – risulta in costante crescita nel quinquennio, e passa dai 105,9 milioni del 2010- 2011 ai 172,6 del 2014-2015». Secondo i calcoli della Figc, i 182 club partecipanti ai migliori dieci campionati europei raccolgono da soli oltre l’83% della distribuzione complessiva dei proventi erogati da parte della UEFA: nel corso dell’ultimo quinquennio, quasi 4,6 miliardi di euro sui 5,5 complessivi.
Il rapporto tra l’Italia del calcio e il resto del mondo è comunque di grande importanza economica: l’11% del Pil dell’intero calcio mondiale fa infatti riferimento ai nostri club. Carlo Tavecchio, presidente della Federcalcio, spiega questa proporzione: «La Figc conta ben 1,4 milioni di tesserati e 600 mila partite ufficiali organizzate ogni anno e questa attività produce un volume d’affari importante, con un fatturato di oltre 3,7 miliardi di euro». Se questa è una cifra positiva, diametralmente opposta è la situazione patrimoniale del nostro sistema: la perdita è pari a 525,8 milioni di euro nella stagione 2014/15. Il 98,7% del dato aggregato deriva dal disavanzo registrato dai club che disputano campionati professionistici (519 milioni), mentre leghe e calcio dilettantistico e giovanile presentano un risultato netto negativo pari rispettivamente a 4,2 e 6,6 milioni.
