Simeone come Higuain e Vardy. I tre maggiori campionati europei hanno visto il loro finale avvelenarsi da squalifiche controverse. Oggi è toccato al tecnico dell’Atletico Madrid, espulso durante il match con il Malaga a cusa di un episodio molto singolare: durante un contropiede degli andalusi a fine primo tempo, da una zona prossima alla sua panchina è stato lanciato in campo un altro pallone per disturbare l’azione.
La Commissione Disciplinare ha infatti comminato all’allenatore argentino uno stop di tre giornate riconoscendolo responsabile dell’accaduto. Non essendo stato identificato il vero colpevole, paga quindi l’allenatore dei Colchoneros.
Dieci giorni di tempo, ora, per il ricorso dell’Atletico e del suo tecnico. Secondo quanto riporta il quotidiano spagnolo As, il club vorrebbe far ricadere la colpa su uno dei raccattapalle del Calderon: nel caso in cui venisse accolta questa richiesta e il colpevole venisse individuato in uno degli addetti al recupero del pallone, la sanzione verrebbe applicata al delegato del campo, Carlos Pena. In questo momento, però, Simeone è fuori dal rush finale della Liga: il suo Atletico giocherà le tre ultime, decisive partite per il duello con il Barça (contro Rayo Vallecano, Levante e Celta Vigo) senza il suo condottiero.
