Le qualificazioni mondiali ed europee incassano poco, la Uefa pensa al modello Champions

I diritti tv incassano meno. Ceferin pensa a due modelli. Oltre a quello stile Champions, anche le promozioni e retrocessioni come in Nations League

Ceferin

Torino 21/05/2022 - finale Champions League femminile / Barcellona-Lione / foto Image Sport nella foto: Aleksander Ceferin

L’Uefa avvierà una profonda revisione dei tornei di qualificazione internazionali, tra i timori che tifosi e broadcaster stiano perdendo interesse per queste partite. Un gruppo di lavoro del National Teams Committee dell’organizzazione è stato istituito per valutare possibili modifiche ai sistemi di qualificazione per i Mondiali e gli Europei maschili. Tra le ipotesi che saranno prese in considerazione c’è l’estensione dell’utilizzo della Nations League come strumento di qualificazione. Oppure l’adozione di una versione del “modello svizzero” già introdotto nella nuova Champions League. Ne scrive il Times

La revisione già comunicata alle Federazioni europee

Secondo il Sunday Times la decisione è stata comunicata due settimane fa a Malaga, durante una riunione dei segretari generali delle 55 federazioni europee. In quella sede si è discusso anche dei vantaggi e dei possibili effetti collaterali legati ai modelli Nations League e svizzero. «I ricavi dai diritti televisivi e il coinvolgimento dei tifosi nelle qualificazioni internazionali sono in calo, mentre sono in crescita nella Nations League», ha spiegato la fonte. «La questione è già stata analizzata in passato, ma è molto difficile trovare una formula che mantenga un certo livello di incertezza per le grandi nazioni, resti competitiva e offra allo stesso tempo opportunità alle squadre più piccole».

Prima ipotesi Uefa: Promozioni e retrocessioni come in Nations League

Dal 2023 la Uefa utilizza la Women’s Nations League come sistema di qualificazione per Europei, Mondiali e Olimpiadi femminili. Il nuovo gruppo di lavoro valuterà se estendere il modello anche alle competizioni maschili. Uno dei timori legati all’uso della Nations League — che prevede promozioni e retrocessioni tra le varie divisioni — è che possa ridurre il numero di partite tra le piccole nazionali e le avversarie più blasonate, incontri che spesso garantiscono importanti introiti economici.

Seconda ipotesi Uefa: una classifica unica e otto avversarie come in Champions

Un’altra opzione sul tavolo è l’adattamento del modello svizzero già applicato in Champions League, Europa League e Conference League. In questo caso, tutte le 55 nazionali giocherebbero sei o otto partite contro avversarie diverse. Determinate dal ranking. Le affronterebbero  una sola volta (e non andata e ritorno). Con l’attuale sistema, per esempio, l’Inghilterra disputa otto partite di qualificazione ai Mondiali contro Serbia, Albania, Lettonia e Andorra, andata e ritorno: sfide che, secondo alcune fonti, non attirano particolarmente i broadcaster. Con il modello svizzero, invece, l’Inghilterra potrebbe affrontare un paio di squadre di livello simile e altre di rango inferiore. I risultati confluirebbero in un’unica grande classifica, da cui emergerebbero le qualificate: ad esempio, se ci fossero 16 posti disponibili per il Mondiale, le prime 12 accederebbero direttamente e le successive otto si giocherebbero gli ultimi quattro posti nei playoff.

Correlate