Pagelle Napoli-Eintracht 0-0 – Conte non vende sogni e questo a Napoli è un problema

Il pareggio aumenta la voglia di Conticidio del populismo sanfedista. Ha il torto di parla in maniera realistica e pragmatica, i fatti gli danno sempre ragione

Pagelle

Napoli's Italian coach Antonio Conte looks on ahead of the Italian Serie A football match between Napoli and Como at the Diego Armando Maradona stadium in Naples, on November 1, 2025. (Photo by Alberto PIZZOLI / AFP)

Le pagelle di Napoli-Eintracht 0-0, a cura di Fabrizio d’Esposito.

MILINKOVIC-SAVIC. Il novembre dello zero prosegue tristemente – zero gol fatti e subiti – e Zio Vanja e la difesa vivono una serata tranquilla, ravvivata solo da quel tiraccio centrale di Knauff e dal ginocchio involontario di Michelino l’ispanico che scheggia la pelota nel finale – 6

DI LORENZO. Genera una valanga di palle potenzialmente decisive, tra passaggi e traversoni, ma quasi tutte fuori misura e che finiscono addosso ai neri dell’Armonia (Eintracht) di Francoforte. Talvolta si accentra pure nel groviglio azzurro che avvolge i tedeschi nella terra di mezzo. Detto questo la destra del Capitano dei due scudetti e di Na-Politano meriterebbe un po’ di vacanza e di riposo – 6

RRAHMANI. Il catenaccio teutonico (copy Antonio Conte) ha come conseguenza quella di far riposare Amir, impegnato soprattutto nell’impostazione iniziale con il Caro Lobo. Questo è – 6

BUONGIORNO. È del Corazziere Sabaudo l’assist involontario del tiraccio knauffiano di cui sopra. L’ozio difensivo nel finale gli consente finanche di portare palla oltre la metà campo azzurra – 6

GUTIERREZ. A sinistra la qualità dei cross è sempre più alta di quella della destra: è sua infatti la pelota perfetta che finisce tra il danese e Zambo al 6’, ahinoi senza alcun riscontro. E col Macedone del Nord ha un dialogo sovente proficuo – 6,5

ANGUISSA. Zambo si sceta dopo la mezzora e diventa a sprazzi irruento e periglioso. Nella ripresa alterna frenesia e sbagli e al 75’ si trangugia un gol fatto, causa del suo voto insufficiente – 5

LOBOTKA. Il Napule di stasera è sì lento ma soprattutto eccessivamente prudente, con miliardi di passaggetti all’indietro. E la partita del ritornante Caro Lobo è metafora di questo Napule pareggiante, perdipiù condita da errori insoliti per lui – 5,5

LANG dal 73’. Quando entra e salta subito il fatidico uomo, il rapper Noa appare quasi come una Messia, riuscendo in un’impresa sempre fallita dai suoi compagni fino a quel momento. I suoi buoni venti minuti sono la conferma di quanto disse il rivoluzionario in panca dopo la goleada subìta in Olanda, due settimane fa: le teste nuove sono nove e bisogna avere pazienza ed aspettare. Conte sarà pure un mani-avantista, cercatore di alibi e tutto il resto, ma dice sempre la verità – 6,5

McTOMINAY. Scott il Grigio. Anche lui si divora un gol, otto minuti dopo quello mancato da Zambo: il riassunto tragico di una partita mediocre. Dov’è finito Scott il Rosso? – 5

POLITANO. È stato invedibile, nel vero senso della parola: è stanco, stanco, stanco – 4,5

NERES dal 65’. L’ostico e dinamico Brown, lì a destra, è stato un ostacolo insormontabile pure per lui – 5

HOJLUND. Dopo il pasticcio iniziale con Zambo, nel recupero ghermisce una pelota che rappresenta la settima e ultima occasione del Napule per segnare. In mezzo la solita partita vuota, laddove sbaglia pure un paio di sponde per i compagni – 5

ELMAS. Lì a sinistra, qualcuno lo ricorderà, un tempo faceva il vice-Insigne. Stasera ci ritorna e nei primi venti minuti è incontenibile, senza freni. Dapprima un tiro deviato dalla testa di Scott il Grigio, indi entra in area e calcia di sinistro in porta ma Zetterer respinge. Bravo – 6,5

CONTE. Stasera la sua squadra è stata lenta e prevedibile, d’accordo, ma ha creato sette occasioni, di cui due clamorose, e se la palla fosse entrata almeno una volta l’umore di tutti sarebbe diverso. Premesso questo, aumenta la voglia di Conticidio, come se il populismo sanfedista non aspettasse altro per impiccarlo metaforicamente in piazza Mercato. In realtà il rivoluzionario in panca è da questa estate che parla in maniera realistica e pragmatica, senza mai vendere sogni in una città che invece vuole sempre sognare. Primo: quando già tutti ad agosto fantasticavano di doblete e triplete, lui diceva che sarebbe stato già difficile il solo ripetersi in campionato. Secondo: che piaccia o no in campionato il Napule è primo, nonostante varie assenze pesanti. Terzo: in Champions ancora nulla è perduto e stasera gli azzurri nonostante la noia anti-estetica hanno creato tanto. Ergo, bisogna avere pazienza. Il percorso, come dice lo stesso Conte, è lungo – 6

ARBITRO PINHEIRO (PORTOGALLO). Volontario o no, il fallo di mano di Theate in area impedisce alla palla di arrivare a Neres – 4

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