Quel Buonfiglio di Malagò (al Coni vince sempre lui)

Ha vinto l'uomo dell'eterno Presidentissimo. Gli sconfitti rosicano. Pancalli: "Qualche colpo basso c'è stato". Barelli: "Malagò sta lì da 12 anni, non è uno che sta dietro le quinte. Ha fatto valere il suo peso"

Malagò

Db Milano 24/11/2023 - Lombardia 2023 World Summit / foto Image nella foto: Giovanni Malago’

ROMA – “Non posso non sottolineare la presenza dei membri del Cio Malagò, Ferriani e Pellegrini qui con noi: un valore aggiunto”, dice molto soddisfatto Luciano Buonfiglio appena eletto nuovo Presidente del Coni. L’uomo di Malagò poi ringrazia il principale sconfitto della tenzone politica: Luca Pancalli. “Desidero sottolineare la correttezza dell’altro competitor”, dice. Anche se tutti sanno che ha vinto, ancora una volta, Malagò.

Tanto è vero che le reazioni degli avversari sono “sportive”, pur con qualche zeppata. Pancalli per esempio dice all’Agenzia Dire che “i colpi bassi ci sono stati ma fa parte della vita e della politica. Dove sono mancati i voti? Pirandello diceva che ci sono tante maschere e pochi volti. Sono assolutamente sereno. Lo sport mi ha insegnato che i risultati vanno accettati quando ci si è preparati per provare a vincere. Quando si perde una gara non si dà la colpa agli altri. Ho perso, ma la vita va avanti. Rifuggo dall’idea di essere stato strumento di qualcuno”. Con Luciano Buonfiglio “c’è stato fair play”.

E per Paolo Barelli, scafatissimo presidente della Federnuoto “nello sport chi vince ha ragione ed è più bravo, quindi auguri al Coni e a Buonfiglio. Malagò sta lì da 12 anni, non è uno che sta dietro le quinte. Ha fatto valere il suo peso, ma è scontato. Non è un problema questo”.

Ovviamente Buonfiglio, a richiesta precisa nicchia: “La mia vittoria è anche una sorta di rivincita di Malagò? È una dietrologia troppo grossa. Non posso negare che il presidente ha fatto il tifo per me, ma pensarla così sarebbe svilire lui e far partire male me. Malagò è Malagò, io sono un manager d’azienda che ha sempre costruito un percorso e da solo non ci sarei mai riuscito. Al centro ci saranno le associazioni e le società sportive di base, non tutti si sono resi conto di cosa sono riuscite a fare per garantire le attività”.

Correlate