De Laurentiis cambia politica: addio plusvalenze, il piatto ricco sono i premi Champions (Repubblica)

L'Inter tra Champions e Mondiale per Club ha guadagnato tantissimo pur non avendo vinto niente. Osimhen sarà l'ultima grande plusvalenza

De Laurentiis

Mg Napoli 23/05/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Cagliari / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis

De Laurentiis cambia politica: addio plusvalenze, il piatto ricco sono i premi Champions (Repubblica)

Repubblica Napoli, con Marco Azzi, si sofferma sul cambio di strategia del Calcio Napoli. Niente pi ricerca di plusvalenze, ora si punta ai ricchi montepremi delle manifestazioni internazionali, in primis la nuova Champions. L’ultima plusvalenza sarà Osimhen.

Scrive Repubblica:

Trattasi infatti di un affare che spalanca al club azzurro frontiere finora inedite e destinate invece a diventare regola, visto che l’arrivo del campione belga è sintomatico del cambio radicale di strategia sul mercato da parte di De Laurentiis, consapevole di non poter più puntare in alto solo con le plusvalenze.

È quasi la fine del player trading e De Laurentiis è stato pronto a capire l’aria che tira. La strada maestra per fare piu soldi sono adesso i risultati sul campo il piatto ricco è quello delle competizioni internazionali, tant’è che arrivando in fondo in Europa e facendo strada su 5 fronti l’Inter ha mandato lo stesso in archivio una stagione dal punto di vista economico fantastica, pur non avendo vinto titoli. Il Napoli si è invece ben difeso grazie alla conquista dello scudetto: tra incassi al botteghino, boom del merchandising e premi. Ma l’obiettivo vero è mettere per la prossima stagione le mani sul ricco jackpot della nuova Champions, puntando a superare il girone iniziale e poi cercando gloria nei successivi turni a eliminazione diretta, senza limiti. 

De Laurentiis: «Ho avuto successo nel calcio per la grande disciplina acquisita nel cinema»

La prima tappa dell’edizione 2025 degli Stati Generali della Cultura è Napoli, ed è intervenuto per l’occasione il presidente Aurelio De Laurentiis.

De Laurentiis ha parlato del connubio vissuto tra calcio e cinema:

«Perché ho avuto successo nel calcio? Per la grande disciplina che ho acquisito nel cinema, se uno realizza prodotti dell’ingegno attraverso un processo industriale, quella è la più grossa scuola del mondo e puoi fare ogni altra attività, vedi il particolare nel totale. […] Bisogna mettersi in testa quello che dice Conte, amma fatica’ perché le cose non te le regala nessuno. Quando sento dire che uno fa i film per sé, è bocciato perché il cinema è un ponte per il pubblico che è mio committente. Io devo cercare di dargli un’opera che accontenti tutti, non solo pochi eletti». 

Il presidente del Napoli: «Finché vivo, non vendo. Non lo venderei nemmeno per due miliardi e mezzo»

«Non mi sono mai preoccupato delle valorizzazioni. Finché avrò vita, cercherò di tenere in vita il Calcio Napoli. Poi, quando non ci sarò più, i miei figli se vorranno cederlo, lo cederanno. Io ho già rifiutato 900 milioni. Non venderei il Napoli nemmeno per due miliardi e mezzo di euro. Il Calcio Napoli si identifica con la città, con un popolo, con un’idea, con i napoletani, finché questa idea possiamo tutti rappresentarla con onestà intellettuale, andiamo avanti».

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