Baldini: «il calcio è in mano ai lestofanti. La Nazionale? Una generazione che non sa cosa sia la bandiera»

Dopo la promozione col Pescara: «Scirea, Tardelli, Conti, Graziani, Rossi non avrebbe perso con la Norvegia. Viva il presidente del Pescara che ha resistito ai lestofanti».

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Baldini: «il calcio è in mano ai lestofanti. La Nazionale? Una generazione che non sa cosa sia la bandiera»

Silvio Baldini grande protagonista sui social per le sue dichiarazioni di ieri sera dopo il successo ai rigori contro la Ternana e la conseguente promozione del suo Pescara in Serie B. Il tecnico come al solito non le ha mandate a dire e ha dato una saggio della sua filosofia calcistica e di vita.

Le sue parole riprese dalla inarrivabile pagina Facebook “Ne parlamo ar Clab”.

BOMBA BALDINI: RENDE ONORE ALLA TERNANA E ATTACCA “I LESTOFANTI” E “CHI È IL MALE DEL CALCIO” CITANDO LA NAZIONALE SCONFITTA IN NORVEGIA
Il tecnico del Pescara, Silvio Baldini, ha commentato a caldo la promozione in Serie B giunta stasera ai rigori allo stadio Adriatico al termine della gara con la Ternana ai microfoni di Rai Sport.
“La Ternana si è dimostrata oggi più forte di noi. Abbiamo voluto i rigori, è stato merito del destino. Abbiamo ‘tirato’ la monetina ed è andata bene”.

«Stai tranquillo che il destino ti premia – ha detto Baldini a Plizzari prima dei rigori – Plizzari è un eroe, un ragazzo straordinario.
In 10 contro 11 è stata dura – continua Baldini – La Ternana è una squadra forte e quando siamo rimasti in 10 non c’è stata più partita, ma il destino premia chi ci mette il cuore. So cosa hanno fatto i ragazzi quest’anno e lo meritano e mi viene da ridere di cosa dicono in questo mondo i procuratori o i lestofanti. Queste cose arrivano se ci sono alla base delle persone serie, come il presidente Sebastiani. Lui ha sempre creduto in noi, anche quando sono arrivate tre non vittorie e c’era chi gli consigliava di cambiare allenatore o come il ds Pasquale Foggia, che si merita tutto questo. Grazie a tutti, anche a chi faceva il suggeritore del presidente, a chi è andato a dirgli che io ero una testa di cazzo. La dedichiamo a questo tipo di persone, che rappresentano la cattiveria e il male del calcio.

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E questo discorso va bene anche per l’Italia che ieri ha perso con la Norvegia. Se la gente non capisce certe cose darà sempre ragione ai lestofanti. La nazionale ieri sera ha perso tre a zero: non è il problema, c’è Spalletti, c’è Conte, c’è Lippi, c’è Capello. Il problema è che creano una generazione di persone che non sa più nemmeno che cos’è la bandiera italiana, che cosa vuol dire indossare la maglia azzurra, perché la nazionale vera – come quella del 1982 che ha vinto con Scirea, con Tardelli, con Conti, con Graziani, con Rossi – non avrebbe perso con la Norvegia».

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«Ormai sono abituato a essere preso in giro», ha detto poi Silvio Baldini a Sky. «In tanti speravano che cadessi, ma la cosa più importante è che il mio presidente ha sempre creduto in me. Ho trovato un direttore sportivo competente e con un grande cuore. Ho sempre detto alla squadra di non fare sciocchezze, come simulare o perdere tempo, perché il destino avrebbe scelto noi per vincere».

«Stasera la Ternana è stata più forte, ma il destino ha deciso che fossimo noi a vincere. Chi mi prende in giro? Non mi interessa.
Il futuro? Una cosa è certa: voglio stare solo con la mia famiglia. Al momento non voglio pensare ad altro. Del calcio, sinceramente, non mi importa più di tanto. In questo ambiente ci sono troppi lestofanti che cercano di denigrarmi, ma io non ho paura di mostrare i miei difetti, non me ne vergogno».
-Grazie a Davide Politi e Unicasport

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