Il tecnico non dimentica le critiche ricevute dall’Inter e osserva i club che stanno rivoluzionando le panchine: Psg, Tottenham, Real, Chelsea e Bayern
Un mese fa nessuno avrebbe scommesso sul futuro di Simone Inzaghi all’Inter, scrive il Messaggero. All’interno del club nerazzurro gli venivano contestate le numerose sconfitte in campionato. Il tecnico non era più considerato in grado di gestire la squadra, gli venivano contestate le sostituzioni in campo e “nelle segrete stanze nerazzurre stavano preparando la temporanea promozione di Chivu dalla Primavera alla prima squadra”. Ma oggi, che Inzaghi ha portato a casa la Coppa Italia e sta per giocare la finale di Champions League contro il Manchester City, la situazione è cambiata. Ora è proprio Inzaghi a guardarsi intorno, in cerca di nuove prospettive alternative. E tra queste alternative c’è anche il Napoli, uno dei club che, con Psg, Tottenham e forse anche Real Madrid, Chelsea e Bayern sono alle prese con i cambi in panchina.
Il Messaggero scrive:
“Nel frattempo Inzaghi sta ridisegnando un futuro completamente diverso da quello che gli avevano attribuito poco più di un mese fa: da tecnico in attesa di esonero, si è trasformato in tecnico pronto anche ad ascoltare qualche eventuale offerta visto che grandi club – tra cui Psg, Tottenham, Napoli e forse anche Real, Chelsea e Bayern – sono pronti a cambiare”.
Dopo la conquista della Coppa Italia, lo stesso Inzaghi ha rinviato il pensiero sul suo futuro. Ha dichiarato:
«Ho un accordo che mi lega all’Inter ancora per una stagione ma sappiamo, come abbiamo visto di recente, che i contratti a volte perdono il loro valore. Pensiamo al City, poi al futuro».
Inzaghi sa che Zhang gli offrirà il rinnovo di un anno, fino al 2025 con opzione sulla stagione successiva, scrive il quotidiano romane, ed a cifre più elevate di quelle attuali.
“Il nuovo stipendio salirà fino a 6,5 milioni, degno del Re di Coppe: ma attenzione, perché Simone non dimentica i giorni più neri della stagione, durante i quali non veniva difeso dai suoi dirigenti ma addirittura attaccato alle spalle. Ecco perché l’Inter resta la sua priorità («ho un contratto e quindi resterò al cento per cento») ma non certo l’esclusiva, soprattutto se dovesse conquistare addirittura la Champions”.
