Molti operatori hanno sollevato dubbi che l’accordo violi la concorrenza e le regole sui diritti sportivi. Anche la Lega Serie A è sospettosa
Qualche giorno fa abbiamo ripreso Il Fatto Quotidiano che parlava della possibilità di un “inciucio” dietro all’accordo tra Sky e Dazn per il nuovo canale Dazn1.
Oggi sul tema torna Italia Oggi, che scrive che la questione potrebbe finire sia sul tavolo dell’Antitrust che su quello dell’Agcom.
Sono molti gli operatori che hanno sollevato mugugni di fronte all’intesa tra Sky e Dazn, convincti che l’operazione violi la concorrenza e le regole sui diritti sportivi. E la stessa Lega Serie A sarebbe abbastanza sospettosa
“perché l’intesa permetterebbe in qualche modo di bypassare i criteri di assegnazione delle licenze di trasmissione andando potenzialmente a sottrarre risorse al mondo del pallone”.
Nel ciclo di vendita 2015-18 l’abbonato Sky aveva a disposizione tutto il calcio (in complesso 380 eventi) e quello Mediaset Premium tutte le partite delle migliori otto squadre (248 gare). Tra gli operatori esisteva un buon equilibrio.
Il ciclo 2018-21 prevedeva che Sky avesse 266 partite in esclusiva e Dazn le rimanenti 114. Con il nuovo accordo, invece, l’abbonato Sky continuerebbe ad avere tutto il calcio (380 eventi) con la società che sarebbe in una posizione dominante.
“Un tema, questo, che potrebbe impattare anche sulla prossima gara per i diritti del calcio (che dovrebbe tenersi l’anno prossimo) e che in ogni caso sarà destinato a tenere banco ancora a lungo”
