L’ultimo esercizio si era chiuso con 59 milioni di perdita, inoltre il governo cinese non limiterà Suning. Ora, occhio al mercato (senza fare spese folli).
Approvato il bilancio
L’Inter chiude l’esercizio 2016/2017 con una perdita di 24 milioni. Potrebbe sembrare una brutta notizia, in realtà è una vera e propria manna dal cielo per il club nerazzurro. Che, per effetto dell’aumento dei ricavi (+33%), riesce a rientrare nei parametri Uefa e a “liberarsi” la strada per investire sul calciomercato. L’ultimo bilancio del club nerazzurro si era chiuso con cifre molto più preoccupanti: -59 milioni al giugno 2016.
Ma le buone notizie non finiscono qui: secondo quanto filtra dalla Cina, Suning non rientrerà nella black-list del governo cinese, atta a limitare gli investimenti folli delle aziende lontano da Pechino. In pratica, l’Inter avrà la possibilità di ricominciare a spendere sul mercato, pur rimanendo sempre nell’ottica delle operazioni sostenibili. Anche perché il fair play finanziario resterà in vigore anche per la stagione in corso, e quindi l’Inter dovrà rimanere ancora all’interno dei limiti imposti dall’Uefa e dagli accordi stretti con la nuova proprietà.
A ottobre la nuova assemblea dei soci, dopo il congresso del Partito Comunista Cinese. Intanto sono state ufficializzate le nuove nomine dell’organigramma nerazzurro, insieme al conferimento dei nuovi poteri nell’ambito della riorganizzazione interista. Ultimo step da organizzare, secondo il Corriere della Sera: l’uscita di scena di Erick Thohir. Il manager indonesiano è ancora – formalmente – il presidente dell’Inter, possiede il 30% del pacchetto azionario e potrebbe decidere di non lasciare in tempi brevi.
