Parla il direttore generale della Federcalcio Uva: «Pronti a partire anche a settembre, i club devono necessariamente investire negli stadi».
Parla Michele Uva
Continuano le sperimentazioni della Var, le verifiche sulla possibilità di utilizzare realmente la moviola in campo anche nelle partite vere. L’Italia, però, si candida a fare di più. A utilizzare praticamente fin da subito la tecnologia. È questo il succo del discorso di Michele Uva, direttore generale della Figc. Il dirigente ha parlato alla trasmissione “L’ottavo nano”, e le sue parole sono state riprese anche da Calcio&Finanza.
«Se la Fifa dà l’ok, noi siamo pronti a partire. Quando la Federazione internazionale autorizzerà l’utilizzo della Var, noi saremo tra i primissimi paesi a utilizzare la tecnologia. Del resto, abbiamo sperimentato questa tecnologia praticamente subito, sotto la guida dell’ex arbitro Rosetti. Iniziare col prossimo campionato? Certo, perché no. Anche da settembre. Noi saremmo in grado di cominciare».
Uva ha parlato anche delle possibili idee di riforma della federazione: «Ci sono tante idee bellissima che ci auguriamo di sviluppare. I club devono capire che una diversa ripartizione dei diritti televisivi non può bastare a restituire competitività al campionato. Servono investimenti sulle infrastrutture, sugli stadi, come hanno fatto Juventus, Udinese e Sassuolo.Anche il dialogo con le leghe inferiori è fondamentale».
