Dopo il sì della Commissione Servizi Tecnologici di Palazzo Bacaredda, dello scorso 25 marzo, altro grande passo in avanti per il nuovo stadio del Cagliari. Il Consiglio Comunale del capoluogo sardo ha infatti approvato, con 25 voti favorevoli e uno astenuto, la costruzione dell’impianto nella zona del vecchio Sant’Elia. Categoria Uefa 4, 21 mila posti al coperto e 10mila mq di aree commerciali, lo stadio dei rossoblu potrà ospitare gare di Champions ed Europa League, qualificazioni a Mondiali, Europei e Olimpiadi (tranne le finali).
Entusiasta il patron del Cagliari Tommaso Giulini: «Le nostre energie si sono moltiplicate anche perché consapevoli di aver allontanato ogni illazione in merito ad una presunta natura speculativa di questo intervento che, viceversa, è unicamente orientato ad offrire servizi ai cittadini, in particolare agli sportivi e soprattutto ai nostri tifosi e a rendere ancor più competitivo il nostro Casteddu». In una nota ufficiale del club, ecco anche i tempi per la realizzazione dell’impianto, che dovrebbe essere completato in una data non proprio casuale: «La dichiarazione di pubblico interesse approvata dal Consiglio comunale di Cagliari rappresenta per noi il punto di partenza per iniziare a lavorare a testa bassa sull’elaborazione del progetto definitivo che contiamo di sottoporre quanto prima per tenere fede al nostro impegno di inaugurare #lanostraCasa entro l’anno del centenario del Cagliari e dai 50 anni dal suo storico Scudetto».
Costo dell’operazione tra i 55 e i 60 milioni di euro. Un’altra buona notizia arriva dalle modalità di costruzione: il club sardo, infatti, sarà il primo in Italia ad usufruire della la legge 147/2013 sulla ristrutturazione degli impianti sportivi.
