Il club andaluso aveva denunciato il Real Madrid per i video degli errori arbitrali diffusi attraverso il canale tv, volti a influenzare i direttori di gara.
La battaglia tra Real Madrid e Siviglia continua. Il club di Florentino Perez diffonde sul suo canale tv, prima dei match, dei video con errori arbitrali dei direttori di gara designati per quella specifica partita. Il Siviglia aveva quindi deciso di stilare un comunicato stampa per condannare il comportamento del Real. Il club andaluso, scrive Marca, ha reso noto che la Rfef (Federcalcio spagnola) ha aperto un fascicolo sul caso dopo la denuncia presentata in occasione del video sugli arbitri Díaz de Mera e González Fuertes.
Siviglia, il comunicato sull’accusa contro il Real Madrid
Le motivazioni del Siviglia sul reclamo alla Federcalcio spagnola:
Il club ha deciso di agire sulla base della consapevolezza che queste pratiche, ripetute negli ultimi tempi, danneggiano gravemente il calcio spagnolo e mettono in discussione l’integrità della competizione stessa e l’onorabilità dello staff arbitrale. Soprattutto, mirano a influenzare gli arbitri delle partite, dal momento che i video cercano di creare l’immagine di mancanza di professionalità e anti-madridismo.
Quando il club andaluso denunciò l’accaduto
“Il club desidera confermare, attraverso una dichiarazione scritta alla Commissione Competizioni della Federcalcio Spagnola (RFEF), di aver denunciato la campagna di persecuzioni e molestie nei confronti degli arbitri Díaz de Mera e González Fuertes (VAR) per la partita di domani sera contro il Real Madrid. orchestrato da Real Madrid TV, il canale televisivo ufficiale del Real Madrid.
Desideriamo segnalare formalmente questi eventi alla RFEF per vedere se queste azioni possono essere considerate una violazione delle regole della concorrenza o di qualsiasi altro regolamento. Il club desidera inoltre ribadire la sua più ferma condanna per queste campagne orchestrate volte a minare l’immagine dell’organo arbitrale, causando gravi danni al calcio spagnolo e mettendo in discussione l’integrità della competizione”.
