Otto cartellini tutti corretti, direzione perfetta. Decide bene sulle situazioni che potevano indurlo in errore
Una gara sentita, uno scontro diretto: basta questo a descrivere la difficoltà della partita. Nicola Rizzoli ha scelto di affidarsi all’internazionale Marco Di Bello della sezione di Brindisi, che si è reso autore di un’ottima direzione di gara.
La sfida si apre con un accenno di protesta, quando al 5’ Insigne trova una splendida giocata, evitando con un pallonetto Karsdorp ma tirando poi fuori. In quest’occasione l’attaccante reclama un tocco di braccio dell’avversario, che c’è ma non è assolutamente punibile.
Tanti gli scontri fisici e l’intensità in mezzo al campo, che costringono Di Bello ad estrarre il cartellino giallo in otto occasioni, tutte corrette.
Resta qualche leggero dubbio sulla regolarità della distanza dei giocatori del Napoli rispetto alla barriera schierata dalla Roma sul primo gol di Mertens. La regola impone che ci sia un metro tra i calciatori di squadre diverse, ma forse c’era qualcosa in meno. In ogni caso si tratta comunque di una misurazione davvero difficile da garantire con esattezza.
C’è un contatto in area che cattura l’attenzione nel secondo tempo, tra Villar e Koulibaly. Il centrocampista va in slalom tra gli azzurri, scarica il pallone e poi cade dopo un incrocio con il senegalese. L’azione però come ha giustamente notato l’arbitro non è irregolare. Il contrasto sembra infatti fortuito, il movimento è di corsa normale e gli estremi del calcio di rigore non ci sono.