Sul Corriere della Sera: «Hamsik assente per mezz’ora, squadra in sudditanza psicologica nei confronti di un City tutto sommato deludente».
Deluso da entrmabe le squadre
Mario Sconcerti non è rimasto per nulla impressionato dal match. Né dal Napoli né dal Manchester City. Ha criticato l’avvio spento della squadra di Sarri, la bambola di Hamsik assente nei primi trenta minuti ma non è rimasto impressionato dalla formazione di Guardiola. Lo ha deluso anche Mertens, “impaurito”.
Il Napoli ha perso la partita per l’assenza di Hamsik su De Bruyne nella prima mezzora, qualcosa di inconcepibile ma anche punito con troppa forza. Quando ha segnato i due gol in 12 minuti il City non aveva ancora cominciato a giocare. Il punteggio è arrivato senza qualcosa di irresistibile, niente davanti a cui fosse giusto affondare. Niente schemi marziani, solo due azioni semplici con errori di spazi evidenti nel Napoli. C’era però una squadra passiva, quasi triste, in quella stessa sudditanza psicologica che tante volte la città rimprovera agli arbitri.
Il suo bilancio: “Non ho visto né un grande City né il solito Napoli. Hanno avuto entrambe i loro periodi nella partita e si sono fondamentalmente equivalsi. Si è vista poco anche la grazia dei due maestri, Guardiola e Sarri. È stato un City nel complesso deludente contro un Napoli ancora incompiuto in Europa. Ma la differenza è poca”.
