Vittoria a sorpresa dell’Irlanda, azzurri di Conte battuti da un gol nel finale di Brady. Insigne in campo per un quarto d’ora.
Partita bruttina nel primo tempo, l’Italia inedita scelta da Conte ha smarrito gli automatismi mentre l’Irlanda gioca solo di fisicità, senza schemi registrati. Le pochissime occasioni sono tutte frutto di exploit personali o di azioni da palla inattiva: un gran tiro di Hendrick a lato di un niente, un colpo di testa di Murphy e una gran conclusione dal limite di Insigne. Il resto è poca roba, in mezzo ai tanti falli commessi dagli irlandesi su cui l’arbitro rumeno Hategan è abbastanza severo, con zero cartellini gialli.
Nella ripresa, partita molto più viva: l’Italia recupera un minimo i meccanismi di gioco, l’Irlanda è più schiacciata e Zaza sfiora subito il vantaggio con una splendida conclusione al volo. Dopo, però, la partita torna di nuovo a somigliare a quella del primo tempo: Irlanda con poche idee, Italia che prova a giocare ma non riesce a indovinare le trame giuste. Girandola dei cambi: entrano Darmian e poi Insigne ed El Shaarawy. L’ingresso del talento napoletano è una scossa elettrica alla partita: posizionato tra le linee, il fantasista azzurro è molto mobile e indovina subito l’azione che potrebbe cambiare la partita e forse la storia del suo Europeo. Classico movimento alla Insigne, palla spostata sul destro e tiro a giro sul secondo palo. Troppo sul secondo palo, perché la palla centra il legno. Dopo, però, è l’Irlanda a sfiorare e poi a pescare il jolly: grande occasione per Hoolahan, che sfrutta un disimpegno errato dell’Italia e si ritrova solo davanti a Sirigu. Il portiere del Psg ipnotizza l’avversario, gran parata palla a terra. Ma subito dopo, neanche l’estremo difensore sardo può nulla: cross di Hoolahan, Bonucci scavalcato e Brady di testa fa 1-0. La parte verde dello stadio di Lilla (la maggioranza) esplode, l’Irlanda è agli ottavi. Il risultato non cambia più, e promuove la quarta squadra britannica su quattro. Turchia e Albania eliminate, Italia rimandata al match con la Spagna. Ma Conte ora, forse, si è reso conto che può contare anche su un Insigne che c’è. E che merita spazio.
