Il terzo posto che vale il preliminare di Champions, subito dietro al Napoli. Un buon risultato per la Roma, che grazie al cambio di panchina (Spalletti per Garcia) ha decisamente cambiato volto a una stagione all’inizio puù che deludente. In parallelo, intanto, prosegue però anche la politica di potenziamento economico della società da parte della proprietà americana, che punta a una crescita corporativa del brand e del bilancio di pari passo con quella dei risultati sportivi.
Una proiezione sui ricavi giallorossi (elaborata da Calcio & Finanza) porta a considerare gli introiti del club, nel prossimo bilancio, superiori ai 200 milioni. Il tutto, grazie anche ai 77 milioni derivanti dalla partecipazione (con accesso diretto) alla edizione 2015/2016 della Champions (e qui il Napoli dovrebbe davvero leccarsi i baffi). Questa cifra è così suddivisa: 47,5 milioni di market pool, 12 milioni di partecipation bonus per l’accesso alla fase a gironi, 3 milioni di performance bonus (1 vittoria e 3 pareggi nel girone), 5,5 milioni come bonus per accesso agli ottavi di finale e 9,1 milioni di incassi per le 4 gare giocate allo Stadio Olimpico.
Come dire: una Champions sportivamente non certo positiva (il passaggio agli ottavi per il rotto della cuffia, l’eliminazione istantanea con il Real Madrid), ma dall’enorme valore economico. Così come il progetto del nuovo stadio, per il quale è stato stretto un accordo da 30 milioni di euro con Goldman e Sachs. Questi soldi, si legge su Calcio & Finanza, per coprire i costi preliminari di sviluppo connessi al progetto “Stadio della Roma”. La notizia è arrivata da un comunicato ufficiale pubblicato dalla stessa As Roma, che ha annunciato questa nuova parntership tra il colosso bancario americano e StadCo, un’associata della Neep Roma Holding. Il finanziamento dovrà essere restituito nel giro di 22 mesi.
“L’Operazione – si legge nel comunicato – è stata posta in essere nell’ambito delle strategie di business del Gruppo A.S. Roma, volte a mantenere il club ai massimi livelli, che prevedono, inter alia, di offrire alla Società l’opportunità di sfruttare economicamente su base continuativa le nuove strutture dello “Stadio della Roma”, che rappresenterà la sede per le partite casalinghe della prima squadra di A.S. Roma”.
