Avrebbe nascosto la sua reale situazione finanziaria ai tempi in cui era azionista del club e stava cercando di rilevarlo
L’ex presidente del Milan, Yonghong Li, è indagato dalla Procura di Milano per false comunicazioni. Avrebbe nascosto la sua reale situazione finanziaria ai tempi in cui era azionista del club e stava cercando di rilevarlo.
Secondo quanto riferisce l’Ansa, ci sarebbe stato un primo contatto tra la i magistrati milanesi e l’autorità giudiziaria cinese e di Macao.
La Cina e la sua regione autonoma hanno inviato ai magistrati una richiesta di chiarimenti in merito alle istanze istruttorie avanzate con la rogatoria avviata mesi fa per far luce sui flussi finanziari di Lì.
L’inchiesta era nata un anno fa in seguito al rapporto depositato dalla Guardia di Finanza che segnalava tre operazioni sospette. Partirono così gli accertamenti e le ipotesi di falso in bilancio per l’imprenditore cinese.
Nel febbraio dell’anno scorso, Lì aveva assicurato che la situazione relativa alle sue risorse personali era sana, nonostante la Jie Ande, holding indicata tra i suoi principali asset per rilevare da Fininvest il club calcistico, ora del fondo Elliott, un mese prima fosse stata dichiarata fallita dal Tribunale del popolo di Shenzhen.
Ora, tramite le rogatorie inviate alle autorità cinesi, gli inquirenti vogliono far luce sulla provenienza dei soldi sborsati per l’acquisto del Milan.
Nel mirino ci sarebbero, tra l’altro, alcuni conti anche in banche a Hong Kong.
