Se si acquista subito un calciatore sotto prezzo potrebbe essere possibile rivenderlo guadagnandoci. Una novità introdotta perché tanti campioni non hanno ancora una casa, come Icardi
Sulla Gazzetta dello Sport alcune novità sulle occasioni di mercato offerte dal fantacalcio dovute al fatto che tanti campioni non hanno ancora una casa certa, come Icardi.
Il nodo è la variazione della quotazione nel periodo di calciomercato.
Per spiegare di cosa si tratta, la rosea fa un esempio concreto, chiamando in causa Mauro Icardi.
Nel listone della Fantagazzetta, l’attaccante di proprietà dell’Inter è quotato appena 25 Magic milioni. Sono pochi se si considera che è stato capocannoniere della Serie A per due anni.
Il motivo è che l’Inter lo ha escluso dal suo progetto, perciò, al momento, è praticamente fuori squadra.
Se dovesse restare a Milano, il suo acquisto rischierebbe di trasformarsi in un flop al fantacalcio. E qui interviene la variabile introdotta quest’anno:
“in caso di cambio maglia prima dell’inizio della Serie A, può variare anche la quotazione del giocatore”.
Se Icardi dovesse passare ad un’altra squadra italiana, da 25 i Magic milioni potrebbero arrivare a ben oltre 30, dati i numeri in carriera di Maurito.
Acquistarlo subito potrebbe essere allora una mossa vincente, visto che al momento è sotto prezzo “e con i cambi illimitati sino alla terza giornata di campionato, si può anche rivenderlo guadagnandoci qualche credito extra”.
E’ un po’ quello che accade con i titoli in borsa:
“puntare sul rialzo di un calciatore sotto quotato può fruttare un extra budget interessante”.
Lo stesso discorso vale anche per “altri epurati di lusso o per giovani in rampa di lancio”.
Un giovane talentuoso che oggi fa panchina in una big, domani potrebbe essere titolare altrove e vedere aumentare la sua valutazione.
“Conviene però muoversi in fretta per approfittare di queste Magic occasioni. Un consiglio? Tenete d’occhio Higuain, Schick, Matri, Sottil, Verdi, Saponara, Nainggolan, Badelj, Rugani e tanti altri”.
Il ragionamento, però, vale anche al contrario.
“quel giocatore che oggi è titolare in una piccola e ci piace tanto, dovesse andare in una big e rischiare la panchina potrebbe vedere la sua quotazione ribassarsi e noi ci perderemmo dei fantamilioni nel caso volessimo rivenderlo. È il mercato, bellezza, parafrasando Humphrey Bogart”.