Il passivo di 42 milioni dello scorso esercizio è stato ridimensionato fino a 9 milioni; le plusvalenze di Nainggolan ed Emerson Palmieri hanno fatto il resto, sistemando i conti della Roma.
Una proiezione
La Roma è (quasi) fuori dai guai finanziari. Secondo quanto calcolato e riportato dal sito specializzato Calcio&Finanza, il club giallorosso viaggia verso il pareggio di bilancio, o comunque dimezza di quasi un quinto il suo passivo. Dai 42 milioni di rosso dello scorso anno, ora il risultato totale è di -9 milioni. Un miglioramento dovuto a due aspetti fondamentali: il percorso in Champions League fino alle semifinali; le plusvalenze messe a segno dal diesse Monchi durante la sua prima stagione nella Capitale.
C&F ha spiegato che i suoi dati fanno riferimento a una proiezione del bilancio della Roma al 30 giugno scorso, ma le cifre sono realistiche. Si parte dalle operazioni di mercato concluse dopo il 30 giugno 2017, tra cui spicca la cessione di Nainggolan – contabilizzata nell’esercizio 2017/2018. Il centrocampista belga è stato ceduto all’Inter e ha generato una plusvalenza di 31,9 milioni di euro; per Emerson Palmieri, invece, 18 milioni di plusvalenza dopo la cessione di gennaio al Chelsea.
La Champions
L’altra grande fonte di crescita sarà rappresentata dai ricavi Champions. La Roma è arrivata in semifinale nella competizione europea più importante, 34 anni dopo l’ultima volta. Un percorso che gli garantirà introiti Uefa per 80 milioni (37 per le performance, 42 per il market pool), più altri 18 al botteghino dell’Olimpico per le sei partite giocate dai gironi fino al penultimo atto contro il Liverpool.
Il totale degli introiti per i diritti tv dovrebbe essere par 163 milioni, circa il 49% del fatturato totale (330 milioni di euro). Un risultato di grande livello, che però dovrà essere ripetuto il prossimo anno per non inciampare nuovamente nel fair play finanziario. Anche per questo, Monchi sta provvedendo in queste ore alla cessione di Alisson al Liverpool, un’operazione che garantirà una plusvalenza di 60 milioni nell’esercizio al 30 giugno 2019.
