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Musetti è bello ma ingenuo, scoppia come un palloncino appena la situazione si fa dura (El Paìs)

Un elogio… ma anche no, dopo la sconfitta con Alcaraz: “Gioca come un angelo, un David di belle proporzioni, quasi perfetto. Ma nasconde un sacco di difetti”

Musetti è bello ma ingenuo, scoppia come un palloncino appena la situazione si fa dura (El Paìs)
Italy's Lorenzo Musetti licks his racket as he plays against to Peru's Juan Pablo Varillas during their men's singles tennis match on the first day of the 2023 Wimbledon Championships at The All England Tennis Club in Wimbledon, southwest London, on July 3, 2023. Daniel LEAL / AFP

Per parlare di Carlos Alcaraz, El Paìs parla anche di Lorenzo Musetti, sconfitto dal campione spagnolo a Pechino 6-2 6-2. El Paìs scrive che Alcaraz “è ancora il ragazzo di 20 anni che di tanto in tanto emana sprazzi di infantilismo. Non sono poi così lontani quei giorni in cui per lui il tennis era proprio questo, semplicemente tennis, puro divertimento, e sebbene l’immersione nell’élite sia ormai assoluta, di tanto in tanto ci fa vedere quell’altro giovane Alcaraz che ride a crepapelle. che salta in campo e che si diverte a giocare al gatto col topo. Succede questa volta a Pechino, contro Lorenzo Musetti, altro progetto da ventiquattro carati che gioca come un angelo ma che, a differenza di quello di Murcia, diventa un bellissimo palloncino scoppiato ogni volta che la situazione richiede un minimo in più”.

El Paìs scrive che Musetti parte con Alcaraz divertendosi a scambiare, “all’inizio, per una manciata di punti”. “Ma il carrarino comincia a stravolgere la sua espressione quando si accorge che la raffica di colpi non è più divertente, ma diventa una violenza. Non c’è niente da fare. Alcaraz picchia e picchia, lo spezza, gli piega il polso ogni volta che mette la potenza nel drive e smaschera la realtà che dice che Musetti, un David di belle proporzioni, quasi perfetto, nasconde difetti su più lati. Prima di tutto, l’ingenuità”.

 

In una recente intervista a La Stampa un’intervista a Lorenzo Musetti aveva detto

«Adesso è raggiungere la vetta del ranking, vincere uno Slam. Se alla fine non riuscirò a raggiungere tutti gli obiettivi che mi ero posto, vorrà dire che non erano alla mia portata. Ma non vorrei essere diverso da quello che sono».

Musetti parla di Alcaraz, che l’anno scorso ha battuto ad Amburgo.

«Oggi è lui il punto di riferimento, il giocatore da battere. È il Re Mida del tennis: quello che tocca diventa oro. È
insieme un amico e una fonte di ispirazione, averlo battuto è un vanto ma anche una motivazione in più per riuscirci di nuovo. Ha solo vent’anni, ma una maturità che ricorda quella di Djokovic, lo ha dimostrato a Wimbledon. La differenza è che Novak di finali importanti ne ha giocate centinaia, Carlos molte meno. Ma ha ottenuto talmente tanti risultati così in fretta, che non sembra sentire la pressione. Certo, tennisticamente è impressionante, ma a me colpisce di più la costanza e la serenità con cui sa affrontare un’intera stagione».

 

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