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«Noi a Lille non siamo mai stati»: i tre Primavera del Napoli dell’inchiesta Osimhen (Repubblica)

Le loro ammissioni alla base dell’indagine sui bilanci del Napoli. Per la Finanza il loro «valore (5 milioni a testa) fu del tutto fittizio»

«Noi a Lille non siamo mai stati»: i tre Primavera del Napoli dell’inchiesta Osimhen (Repubblica)
Db Milano 26/01/2019 - campionato Primavera Tim / Milan-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Ciro Palmieri

L’inchiesta della Procura di Roma sull’acquisto di Osimhen e De Laurentiis indagato per falso in bilancio. Ne scrive Repubblica che ricorda le ammissioni dei tre Primavera le cui valutazioni nell’operazione sono state di 5 milioni ciascuno e che non hanno mai messo piede in Francia, ossia a Lille.

Scrive Repubblica:

«Noi, Lille e la Francia non li abbiamo mai visti». Parte da qui, dalle ammissioni di Claudio Manzi, Luigi Liguori e Ciro Palmieri — i tre giovani del Napoli ceduti nell’affare Osimhen nell’estate del 2020 al club di Ligue 1 e mai entrati nemmeno in campo con i francesi — la seconda tranche dell’indagine sui bilanci del Napoli. Inchiesta che ha portato ieri all’ufficializzazione di quello che era da mesi nell’aria: l’iscrizione del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, nel registro degli indagati della procura di Roma per false comunicazioni nel bilancio.

Si tratta nei fatti di un atto dovuto: nella capitale, dove ha sede la Filmauro, l’azienda di produzione cinematografica che è proprietaria del Napoli, sono stati trasmessi per competenza gli atti d’inchiesta e l’informativa finale della Guardia di Finanza, nella quale si ricostruisce lo strano affare Oshimen, l’acquisto del bomber nigeriano da parte del Napoli per 50 milioni più 21 in contropartite tecniche: il cartellino di tre giovani della Primavera (Manzi, Liguori, Palmieri) e del portiere di riserva greco Karnezis. Operazioni «in parte oggettivamente inesistenti», aveva scritto la Gdf, a causa di un «valore del tutto fittizio» dato alle contropartite.
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