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Insigne rifiutò il rinnovo a 3,5 milioni. Kvara ha firmato a 1,5 felice come un bambino (Corsport)

I capolavori di Giuntoli e De Laurentiis. Koulibaly guadagnava 6 milioni, Kim 2,5. Raspadori e Simeone prendono meno di Mertens

Insigne rifiutò il rinnovo a 3,5 milioni. Kvara ha firmato a 1,5 felice come un bambino (Corsport)
As Frosinone 10/01/2016 - campionato di calcio serie A / Frosinone-Napoli / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Cristiano Giuntoli-Aurelio De Laurentiis

Il Corriere dello Sport giustamente celebra la gestione del Calcio Napoli, la lungimiranza e competenza di De Laurentiis e Giuntoli. E ricorda che solo così il Napoli ha potuto competere con corazzate superiori e ora è ai quarti di finale di Champions.

Giuntoli a Napoli lo chiamano “mister 35%”. Il capolavoro estivo lo ha realizzato riuscendo ad abbassare il monte ingaggi complessivo da circa 110 milioni lordi a 73. Non solo. Koulibaly, ceduto a 38 e sostituito da Kim comprato a 18, senza avvertire alcun contraccolpo in difesa. Il creano prende 2,5 più i premi. Il senegalese guadagnava 6 milioni. È solo un esempio virtuoso. Gli altri acquisti seguivano la stessa direzione. Bravi e meno costosi di chi gli ha lasciato il posto. Mertens, un idolo, era incerto se prolungare e un anno fa viaggiava sui 4,5 netti. Raspadori ha firmato a 2,5 e Simeone a 1,8. Insigne ne percepiva 5 e non ha firmato il rinnovo a 3,5. Kvara è arrivato felice come un bambino a 1,5 di stipendio.

Certo ora De Laurentiis si dovrà preoccupare di blindare l’asso georgiano, ma i conti del club sono in progressione, schizzeranno verso l’alto.

L’ingresso Champions ha portato 78 milioni.

Nelle stagioni precedenti aveva indovinato Osimhen, Anguissa e Lobotka, tanto per citare tre pilastri di Spalletti. Il risultato complessivo è stato clamoroso: gruppo più forte, entusiasmo e nuove dinamiche all’interno dello spogliatoio. Ecco dove chimica e competenza si sono fuse con la matematica finanziaria.

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